Andrea Scanzi: differenze tra le versioni

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*Ho amato McEnroe, Edberg, Cash, Korda, Rafter. Ma Federer non ne è erede. Al massimo è continuazione asettica del dittatore lungolinguato Sampras. Federer piace a chi si accontenta della retorica, delle apparenti buone maniere, dell'approccio finto bipartisan. Piace a chi cita i grandi scrittori (DFW) senza averli letti. Piace a chi ama il progressive, i vini supertuscans. È fortissimo, Federer. E geniale, oltremodo. Chi lo nega? Ma è anche algido, privo di carisma, infantilmente ancorato al feticcio dei record. Non gioca per divertire: gioca per mostrare che ce l'ha più lungo. Il suo non è gesto bianco: è onanismo.<ref name=marto/>
*Il concetto, fascista e meschino, che per dieci anni ha messo in scacco la comunicazione tennistica: la ''Obbligatorietà di tifare Federer''. Per decreto regio, lo si doveva tifare. Perché? Perché Roger (sempre da pronunciare come un'orazione: "''R-o-g-e-r''") è classico, è marziale, è corretto (quando vince), non sposa le veline (è un pregio?), va a rete (''seeeeh'': 8 anni fa, forse), piaceva a David Foster Wallace ed è contrario all'occhio di falco (è contrario alla moviola per motivi ''asimoviani'': in quanto robot, non accetta che in campo ce ne sia un altro. È gelosia tra microchip, non fatto etico).<ref name=marto/>
*Il Duce Serbo è il male maggiore, ma toccherà sopportarlo a lungo, perché non è solo forte: è sadico. Cannibalmente attratto dal trionfo plebiscitario. Federer, al di là delle iperboli, delle metafore politiche e del carisma obitoriale, gioca sontuosamente (non sempre, spesso sì) a tennis. È un bel vedere, per quanto somigliante a un disco di David Gilmour o un libro di Alessandro Baricco. [[Novak Đoković|Djokovic]], no: il suo tennis è una palla sovrumana. Piace a chi vuole vincere e a chi stravede per la tattica. Piace a chi concepisce il tennis come una {{sic|branchia}} della geometria e dell'architettura. Bravi, bene 8 +, ma se è così meglio avvicinarsi a Renzo Piano. Djokovic è il nuovo [[Ivan Lendl|Lendl]], e già questo basterebbe a detestarlo.<ref name=fab/>
[[Immagine:Andrea Scanzi.jpeg|thumb|Andrea Scanzi]]
*{{NDR|Su [[Novak Đoković]]}} Il Lendl di oggi, senza però il coraggio di essere pienamente cattivo. In campo è scorretto, simula infortuni, boccheggia come se vivesse in continua apnea. Poi fa un punto decisivo ed esulta belluinamente, come neanche un ustascia. Cattivissimo. Ma fuori dal campo, no: si presenta come simpatico, imitatore di colleghi, raccontatore di barzellette.<ref name=meno/>