Gesualdo Bufalino: differenze tra le versioni

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*''Exercitum in hiberna deduxit'', condusse le truppe nei quartieri d'inverno... Così Cesare termina ciascuno dei commentari gallici. È probabile che aspettasse quei giorni d'ozio e quella luce di neve per dettare le sue gesta a uno scriba. Altrettanto dovrebbe ciascuno di noi, serbando all'azione le rimanenti stagioni. (p. 9)
*L'[[immaginazione]] è "la pazza di casa"<ref>Definizione della fantasia data da [[Teresa d'Ávila]].</ref>, m'insegnarono al liceo. La [[realtà]] è peggio, risposi: è la scema del villaggio. (p. 9)
*[[Morte|Morire]]. Non fosse che per fregare l'[[insonnia]]. (p. 10)
*[[Nascita|Nascere]] è umano, perseverare è diabolico. (p. 10)
*"Mi spaventa [[possesso|possedere]] chi amo, mi spaventa amare chi possiedo." Così disse Adamo e spartì eros e [[amore]]. Ma Eva non era contenta. (p. 10)
*Bisogna che abbiamo un'idea molto primitiva dell'[[eternità]] se facciamo tanto caso del morire a trenta o a cent'anni. (p. 11)
*Il sonno è amore di morte, l'[[insonnia]] paura di morte. (p. 11)
*Metà di me non sopporta l'altra e cerca alleati. (p. 12)
*E se Dio avesse inventato la [[morte]] per farsi perdonare la vita? (p. 13)