Omicidio Calabresi: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Quilici scrive alla vedova Calabresi menzionando l'appello che firmò nel 1971 insieme ad altri 800 intellettuali}} Cara signora, ci tengo a dirle che non sono io, ho la sensazione che si tratti di qualcun altro o che sia stata apposta la mia firma senza interpellarmi. Anzi, vorrei che lei mi credesse, mi addolorai molto per l'assassinio di un uomo di coraggio. (lettera scritta nel 1991) ([[Folco Quilici]])
 
*E pensare che è tutta colpa di quella carogna della Camilla Cederna che col suo libro su Pinelli e contro Calabresi, tra l'altro, ha guadagnato decine di milioni. ([[Libero Mazza]])
 
*Nell'anniversario di quel delitto per cui i nostri amici Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani, che sappiamo innocenti, sono detenuti, noi – che con loro abbiamo in passato condiviso idee, parole e comportamenti – sentiamo il dovere di riconoscere che Luigi Calabresi, prima di essere ucciso, è stato oggetto di una campagna politica e di stampa che ha travalicato i limiti di una pur decisa contestazione e che ha suscitato verso di lui sentimenti di odio, contribuendo a creare un clima che ha portato al suo assassinio. Quella campagna e quei sentimenti non possono essere giustificati, né oggi né allora, nemmeno dal doveroso impegno, nostro e di altri, teso a denunciare gli abusi compiuti nelle indagini sulla strage di piazza Fontana e a pretendere la verità sulla morte di Giuseppe Pinelli. Non ha scusanti l'atteggiamento con cui, da molti di noi, fu accolta la notizia dell'uccisione di Luigi Calabresi: non fu spesa una parola sul valore della vita umana, anche di un avversario, né sulla gravissima violenza che l'uccisione di un uomo arreca alla vita dei suoi familiari. (inserzione a pagamento pubblicata su ''il manifesto'', 18 maggio 1997)