Gesualdo Bufalino: differenze tra le versioni

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*Spesso in [[amicizia|amico]] cerchiamo niente più che un orecchio. (p. 98)
*La [[calunnia]] disinteressata è, in chi la propala, indizio certo di virtù letteraria. (p. 98)
*Una [[carezza]] non lascia su un viso più impronte diche una musica nell'aria. (p. 99)
*Fiduciose [[formica|formiche]]! Che vanno e vengono, e trascinano pesi enormi, e scavano tane profonde. Senza vedere la mia scarpa che incombe. (p. 99)
*Pochi si rendono conto che la loro [[morte]] coinciderà con la fine dell'universo. (p. 99)
*Qualunque cosa si dica, la [[vita e morte|vita]] è più antica e più forte della [[vita e morte|morte]]: nulla è morto che non fosse prima nato. (p. 99)
*Dio violentò l'Eternità: nacque un frutto della colpa e fu il [[Tempo]]. (p. 103)
*È per noia l'Infinito ha inventato limiti e spazi. Per noia li distruggerà. (p. 103)
*Nessuna ingratitudine è pari a quella di ciascuna [[generazione]] nei riguardi della precedente. (p. 103)
*Una [[verità]] è pericolosa quando non somiglia a un errore. (p. 104)
*La [[speranza]] è una specie di scarlattina infantile che ci portiamo dietro tutta la vita. (p. 104)
*Questo atroce privilegio di vedere in ogni vivente un morto in incubazione... (p. 105)
*Capita a volte di sentirsi per un minuto [[felicità|felici]]. Non fatevi cogliere dal panico: è questione di un attimo e passa. (p. 105)