Guido Piovene: differenze tra le versioni

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ortografia
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*[[Benevento]] non è Napoli, e ci tiene a farlo sapere. Già la loro indole, mi fanno notare i beneventani, differisce molto da quella del resto della Campania. Più dura, più chiusa, più alpina. [...]I beneventani trasportano se mai nel Sud qualche caratteristica dei trentini. Lo stesso clima è freddo, poco campano; gli splendii panorami della provincia sono alpestri. (da ''Viaggio in Italia'', 1957; citato in ''Storia di Benevento'' di Gianandrea de Antonellis, Edizioni Realtà Sannita, maggio 1997)
*Dopo la caduta di Roma, Benevento ebbe un'altra epoca di splendore sotto il dominio longobardo, e fu il più importante feudo longobardo del Sud. Sotto Roma, e nel Medio Evo, fu grande centro commerciale fra Tirreno e Adriatico. I beneventani tengono a quello sfondo lontano di internazionalismo. Gli stessi nomi, mi dicono gli studiosi, nei documenti degli archivi, dimostrano che le famiglie provenivano da ogni parte; la popolazione aveva una strana composizione internazionale e Benevento qualche cosa della metropoli. (da ''Viaggio in Italia'', 1957; citato in ''Storia di Benevento'' di Gianandrea de Antonellis, Edizioni Realtà Sannita, maggio 1997)
*Oggi Benevento è in gran parte una cittùcittà nuova di zecca con oasi di splendidi monumenti. Pure negli avanzi di quella che fu l'aristocrazia intellettuale del Sud, viva sebbene numericamente ristretta, ho qui notato una passione per l'arte, una difesa del patrimonio artistico ed archeologico, che nel Nord dell'Italia sono meno comuni. È quella passione umanistca che nel Mezzogiorno d'Italia minaccia ormai di naufragare, ma che qui è tenuta desta, come dicevo, anche dall'orgoglio civico. (da ''Viaggio in Italia'', 1957; citato in ''Storia di Benevento'' di Gianandrea de Antonellis, Edizioni Realtà Sannita, maggio 1997)
*Una [[virtù]] è sempre un [[vizio]] trasformato. Bisogna avere il coraggio di ammettere che ogni virtù si ricava dal vizio. (dalla prefazione a ''La gazzetta nera'', Arnoldo Mondadori, Milano 1953)
*Viaggiare dovrebbe essere sempre un atto di [[umiltà]]. (da ''De America'')
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==''La gazzetta nera''==
===[[Incipit]]===
La parte avuta da Giovanni Dorigo in alcuni fatti che accaddero anni fa in InglitterraInghilterra si può capire solo se si conoscono certe sue angosce del passato. Ora ha raggiunto la pace della coscienza, e abita in un piccolo appartamento a Milano, dove ha trovato un impiego modesto, rinunciando a certe ambizioni che l'hanno perseguitato negli anni giovanili. Il suo carattere si è anche mutato di molto, si è fatto più affabile e lieto, e certo meno solitario. Egli dice talvolta che un disperato attaccamento alla vita, un egoismo spinto a fondo, sono proprio i difetti che trasformandosi possono meglio degli altri aprirci l'animo a sentimenti d'amore. Ma la breve avventura del suo soggiorno in InglitterraInghilterra ha una parte tanto notevole in quella trasformazione, che bisognerà raccontarla, anche se la sua origine è una triste pazzia.
 
===Citazioni===