Adrienne von Speyr: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 440:
*Balthasar fu accusato di sudditanza nei confronti della dottoressa, e quindi di essere succube delle sue visioni mistiche [...]. Lei era giudicata malevolmente superba, eccentrica, piuttosto visionaria [...]. Le chiacchiere non mancarono e anzi durarono non poco, nella totale (o apparente?) indifferenza però di Balthasar, lei invece in qualche passaggio dei suoi commenti al Vangelo di Giovanni si lascia sfuggire qualche critica velata nei confronti di quanti ipocritamente seminavano zizzania nella Chiesa a causa del distorto giudizio sul loro rapporto. Ma la sofferenza silenziosa e umile di entrambi per queste incomprensioni è abbastanza nota. ([[Marcello Paradiso]])
*Balthasar insiste molto sulla natura ''oggettiva'' della mistica di Adrienne per significare il fatto che tutte le grazie soggettive, con le personalissime e talora drammatiche esperienze connesse, in se stesse inaccessibili a noi comuni fedeli, le hanno aperto la strada ed il cuore alle profondità oggettive, teologiche, del mistero cristiano. [...] {{NDR|Adrienne}} ha potentemente gustato il fatto cristiano e ha saputo tradurre questo suo singolare dono in riflessione teologica oggettiva sui fattori centrali del cristianesimo. ([[Angelo Scola]])
*Ciò che permette alla von Speyr di accedere nel numero delle profetesse, comunque, è quello che costituisce, a nostro avviso, l'intuizione più originale del mistero del Sabato santo: «il più grande regalo teologico che Adrienne von Speyr ha ricevuto da Dio e lasciato in eredità alla Chiesa», per usare l'espressione di von Balthasar.<ref>{{Cfr}} ''[[Hans Urs von Balthasar#La vita, la missione teologica e l'opera di Adrienne von Speyr|La vita, la missione teologica e l'opera di Adrienne von Speyr]]'', p. 39.</ref> [...] Dovremmo attraversare l'intera teologia neotestamentaria, da [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]] a [[Paolo di Tarso|Paolo]], da [[Lettera agli Ebrei|Ebrei]] ad [[Apocalisse di Giovanni|Apocalisse]] per riconoscere il fondamento dell'intuizione di Adrienne. Il Figlio di Dio incarnato esprime l'essenza della vita intratrinitaria di totale accoglienza della volontà del Padre. ([[Rino Fisichella]])
*Come leggere Adrienne von Speyr? La risposta più breve ed esauriente suona: in atteggiamento di preghiera. Non ho mai incontrato una sola parola nei suoi numerosi scritti che non porti l'inconfondibile traccia d'esser frutto di una profonda preghiera contemplativa. ([[Joseph Fessio]])
*Egli {{NDR|Balthasar}} ci parlò fin dall'inizio di Adrienne e subito destò il nostro interesse appassionato, perché la sensibilità cristiana a cui siamo stati educati ci rendeva assetati di chi ha il dono di vivere un rapporto grande e significativo con Dio e di saperlo comunicare. Affascinati dalla teologia di von Balthasar non potevamo non inoltrarci con lui sulla strada di un nuovo connubio tra teologia e santità. ([[Angelo Scola]])
Line 445 ⟶ 446:
*''Hans Urs von Balthasar è impensabile senza Adrienne von Speyr''. Credo che si possa dimostrare come in tutte le figure dei grandi teologi sia possibile una nuova evoluzione teologica solo nel rapporto tra teologia e profezia. Finché si procede solo in modo razionale, non accadrà mai nulla di nuovo. ([[Papa Benedetto XVI]])
*L'intera opera di Adrienne von Speyr si configura come un «mondo» talmente costituito che isolare all'interno di esso qualche aspetto parziale, può risultare pericoloso in quanto se ne perde la prospettiva globale. ([[Paolo Martinelli]])
*La significatività dell'opera di Adrienne, a nostro avviso, consiste appunto in questa capacità ad aver posto al centro di ogni cosa il mistero della Trinità e della rivelazione di Dio non come un fatto comune per la vita della Chiesa e del credente, ma come evento fondativo e primario. La perenne menzione dell'obbedienza del Figlio, la sua vita compresa come pura missione alla volontà del Padre, la sua discesa agli inferi come momento estremo della salvezza che raggiunge il peccato «oggettivo» e lo distrugge per risalire nella gloria del Padre, sono i temi che caratterizzano questa profezia; nessuna teologia, quindi, che voglia essere produttiva ed efficace per l'oggi può pensare di relegarli in spazi marginali. Qualunque potrà essere il giudizio sulla von Speyr, queste sue intuizioni [...] rimangono come una ricchezza per l'intelligenza della fede e segnano il passaggio necessario per il recupero dell'unità inscindibile tra teologia e spiritualità. ([[Rino Fisichella]])
*Mi verrebbe voglia di candidare {{NDR|al titolo di dottore della Chiesa}} donne del Novecento che non sono neppure state dichiarate sante: come Adrienne von Speyr, che ha accettato con semplicità e profonda umiltà il suo essere mistica e al tempo stesso medico, moglie, donna del suo tempo, e che ha scritto testi bellissimi oggi quasi dimenticati. ([[Lucetta Scaraffia]])
*Nel dettare, grande è l'attenzione di A. ad evitare ogni ripiegamento sulla propria psicologia, sul godimento delle rivelazioni personali. In questo senso il suo atteggiamento è asciutto e rigoroso, diffidente dell'elaborazione di una sua dottrina e di una sua missione personale. Si tratta semplicemente di farsi canale, di eseguire e portare avanti ciò che Dio le affida, senza inquinamenti, per non sciupare i talenti che le sono confidati. ([[Giulia Paola Di Nicola]])