Cibo: differenze tra le versioni

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*Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo. ([[Ippocrate]])
*Lo scopo dell'alimentazione è di allungare la vita, purificare la mente e rinforzare il corpo: solo questo. ([[A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada]])
:*''Mangè, mangè, | nu séi chi ve mangià.''<ref>«''Mangiate, mangiate, | non sapete chi vi mangerà''.»</ref> ([[Fabrizio De André]])
*''Mangia il doganiere, | Mangia la guardia, mangiano gli agenti, | Mangia (e forse anche troppo) l'ingegnere, | Insomma, mangi tu, mangio ancor io, | Mangiamo tutti col nome di Dio!'' ([[Antonio Guadagnoli]])
*Mangiare, abitudine obbligatoria ma stupida. ([[Gesualdo Bufalino]])
*Mangiare da soli ci dà la sensazione di una solitudine particolare, a volte penosa. Invece, nel condividere cibo e bevande, penetriamo nel cuore della nostra condizione socioculturale. Le implicazioni simboliche e materiali di quell'azione sono quasi universali: comprendono il rituale religioso, le strutture e le divisioni dei ruoli fra i sessi, il campo erotico, le complicità e gli scontri politici, le opposizioni giocose o serie nel discorso, i riti del matrimonio o del lutto. ([[George Steiner]])
*''Mangiate, mangiate, | non sapete chi vi mangerà''.
:''Mangè, mangè, | nu séi chi ve mangià.'' ([[Fabrizio De André]])
*Non esiste società che tratti il cibo in modo razionale, tenendo solamente conto del valore nutritivo degli alimenti, ed è per questo che, per ciascuno di noi, le valenze dell'alimentazione sono radicate, oltre che su complessi valori culturali, sulle consuetudini della propria famiglia e sulla carica emotiva che ne deriva. ([[Nella Livings]])
*Non si dovrebbe mai mangiare troppo quando si ha l'anima sottosopra. Perché causa vertigini romantiche, slanci macabri, disperazioni liriche. ([[Amélie Nothomb]])
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*Quel che si dona, luce; quel che si mangia, pute.
*Tanto mangia il povero quanto il ricco.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==