Hans Urs von Balthasar: differenze tra le versioni
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*Oggi dopo la morte la sua opera mi appare molto più importante della mia, e la pubblicazione delle "opere postume" mi interessa di più di ogni mio lavoro. Sono convinto che, quando tali opere saranno pubblicate, le persone che le conosceranno, saranno d'accordo con me sulla valutazione e ringrazieranno Dio insieme a me, perché ha donato tali grazie anche nel nostro momento ecclesiale. (p. 12)
*[[Emil Dürr|Durr]] s'innamorò subito, come molti altri prima, della studentessa piena di temperamento; si allestì una vera lotta senza quartiere per riunire i due. Adrienne [...] acconsentì per compassione dell'uomo fondamentalmente buono e dei figli. Le relazioni matrimoniali durante il matrimonio furono allora penose e in certo modo del tutto estranee, ma lei con gli anni conquistò suo marito in modo così amabile che la morte improvvisa nel 1934 [...] la colpì terribilmente; di nuovo si trovò a pochi passi dal suicidio; il suo amico cattolico, professor [[Franz Merke|Merke]], l'aiutò in modo decisivo ed amabile a superare il precipizio. I due sposi avevano vissuto insieme nel modo più armonioso. Durr era il rispetto in persona [...] . (pp. 19-20)
*Subito parlammo sulla preghiera; appena le mostrai che con "[[Fiat voluntas tua|sia fatta la tua volontà]]" non proponiamo a Dio la nostra propria opera, ma la nostra disponibilità ad essere assunti dalla sua opera e sempre impegnati in essa, fu come se avessi premuto inavvertitamente un interruttore che di colpo accende nella sala tutte le luci. Adrienne fu liberata da tutti gli ostacoli, la sua preghiera cominciò a travolgerla, come un fiume a lungo sbarrato. (pp. 20-21)
*Un punto finale fu raggiunto quando Adrienne vicino alla bara di un bambino, la cui morte aveva procurato un dolore immenso ad un suo amico, seppe con certezza: vi sarebbe la possibilità di addentrarsi attraverso la preghiera nell'onnipotenza di Dio, di richiamarlo in vita – ma vi è, più in alto, la ''rinuncia'' alla potenza miracolosa e l'accettazione silenziosa della volontà di Dio. (p. 22)
*Adrienne si è opposta veementemente all'espressione di [[Rainer Maria Rilke|Rilke]]: «Signore dà a ciascuno la sua propria [[morte]]». Come cristiani dobbiamo «non morire della nostra morte, ma di quella dataci dal Signore attraverso la Chiesa... Dobbiamo sottoporre all'anonimato del servizio ecclesiale anche gli ultimi momenti, i più personali, ciò che la nostra morte può significare per l'umanità e in questo modo regalare la nostra morte». Adrienne non ha posto mai personalmente un limite al suo assumersi il dolore altrui [...]. (p. 27)
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