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*Ogni cosa si adatta al numero. ([[Pitagora]])
*Perché dite che il numero non è poesia? Un grande poeta, che si chiamava Goethe, ha cantato il contrario, contando i piedi dell'esametro sulle morbide carni femminili. E se interrogate un musicista, vi dirà che non c'è armonia senza numeri. Forse è per questo che la maggior parte dei poeti e dei musicisti sanno fare così bene i loro conti. ([[Alessandro Varaldo]])
*Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa. ([[Gregg Easterbrook]])
*Sembra adunque che questi filosofi {{NDR|[[Scuola pitagorica|pitagorici]]}} nel considerare il numero come principio delle cose esistenti ne facciano una causa materiale come proprietà e come modo. Come elementi del numero fissano il pari e il dispari, il primo infinito, l'altro finito. L'uno partecipa di ambedue questi caratteri (essendo insieme pari e dispari). Ogni numero proviene dall'uno e l'intero universo, come già ho detto, è numeri. ([[Aristotele]])
*Ti ho mai detto che cosa mi aveva attirato verso Pitagora? Il fatto che è stato lui ad inventare la parola amicizia. Lo sapevi? Quando gli chiesero che cosa era un amico, lui rispose: "Colui che è l'altro me stesso, come accade ai numeri 220 e 284". Due numeri sono "amici" o "amicabili" se ognuno di essi è la somma di tutti i divisori dell'altro (esclusi i numeri stessi). I due numeri amicabili più celebri del Pantheon pitagorico sono appunto 220 e 284, che formano una bella coppia. Puoi fare la prova se hai tempo. E noi due, siamo "amici"? Quali sono i tuoi divisori, Pierre? E i miei? Forse è arrivato il momento di fare la somma dei nostri divisori. ([[Denis Guedj]])