2002: la seconda odissea: differenze tra le versioni

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|regista= [[Douglas Trumbull]]
|sceneggiatore= [[Deric Washburn]], [[Michael Cimino]], [[Steven Bochco]]
|produttore= [[Michael Gruskoff]], [[Marty Hornstein]], [[Douglas Trumbull]]
|attori=
*[[Bruce Dern]]: Freeman Lowell
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{{Incipit film}}
Nell'anno 2002 dell'era moderna, un gigantesco monolito nero, sospeso in orbita tra Giove e Saturno, aveva indicato all'uomo la via delle stelle, la strada che in breve lo aveva condotto a un progresso tecnologico di migliaia di anni in pochi secondi. Uomini e donne a bordo di astronavi avevano iniziato la conquista e la colonizzazione dei pianeti del sistema solare. Quasi simultanea fu la scoperta della super-energia, per mezzo della quale era possibile lanciare nello spazio vere e proprie gigantesche isole artificiali del cosmo. Queste gigantesche isole del cosmo vennero inizialmente adibite ad uno scopo particolare: preservare in vita gli ultimi esemplari di quella flora e fauna che sulla Terra si erano ormai irrimediabilmente estinte. Il nostro pianeta infatti non era diventato altro che un'unica immensa sterminata città di dodicimila chilometri di diametro e di oltre cento miliardi di abitanti. Pertanto le ultime piante, le ultime foreste, gli ultimi animali erano stati trapiantati in un fantastico giardino dell'eden cosmico, sospeso a centinaia di milioni di chilometri dal sole, all'interno di enormi cupole di cristallo sospinte da immense astronavi. Qui, pochi uomini scelti e capaci badavano a preservare queste piante e questi animali che per loro ormai non avevano più né senso né significato. Un lavoro duro e noioso, lontani per mesi e mesi da casa. Inevitabilmente, questo fatto un giorno finì per provocare la crisi. ('''Narratore''')
 
==Dialoghi==
*'''Freeman Lowell''': Ma davvero non ti rendi conto di dove sta andando a finire l'umanità? Sulla Terra ormai, in qualunque continente, la temperatura è stata livellata a ventitré gradi. C'è una sola città, immensa e piena di miliardi di persone, tutte uguali, identiche le une alle altre, senza idee e personalità.<br />'''Andy Wolf''': Se la Terra non ti va, perché non te ne rimani qui?<br />'''Freeman Lowell''': Perché siamo ancora in tempo per rimediare.<br />'''John Keenan''': Ah, ma rimediare a cosa? Non ci sono più malattie, nessuno è più povero, c'è lavoro per tutti...<br />'''Freeman Lowell''': Ma certo, certo! Ogni volta che facciamo questo discorso, tu mi dici sempre le stesse cose, le tue solite tre risposte, sempre uguali! Ma certo, c'è lavoro per tutti, ma ti sembra abbastanza?! Non lo sai quello che stiamo perdendo per sempre? Non ci sono più bellezze naturali, e non c'è neanche un filo di fantasia, né uno scopo, né una meta nella vita, e lo sapete perché? Per un solo motivo, un solo motivo di cui voi tre stessi qui dentro siete la dimostrazione lampante ed evidente, e cioè che ormai la gente è indifferente! Guardate lì, su quella parete, guardate la faccia di quella bambina nella foto, guardatela, è una magnifica bambina. Ma vi rendete conto di quello che le fate perdere? La vostra inerzia non le farà mai conoscere il semplice significato di una parola come "foglia", perché non esisterà più nemmeno un albero per colpa di gente come voi.
 
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
L'ultima foresta adesso vola da sola nello spazio, affidata alla nostra amica. È come un messaggio in una bottiglia, in balìa delle acque del mare, ma noi due non sapremo mai se qualcuno lo troverà, per ridare un giorno alla Terra le sue grandi, verdi colline. ('''Freeman Lowell''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
 
==Voci correlate==