2002: la seconda odissea: differenze tra le versioni

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|titoloitaliano= 2002: la seconda odissea
|immagine= Lautlos im Weltraum Logo.png
|didascalia= Logo originale
|genere = fantascienza/drammatico
|regista= [[Douglas Trumbull]]
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*[[Giorgio Piazza]]: John Keenan
*[[Manlio De Angelis]]: Andy Wolf
*[[Gianfranco Bellini]]: [[HAL 9000]] (in originale Cap. della Berkshire)
Ridoppiaggio
*[[Daniele Demma]]: Freeman Lowell
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*[[Patrizio Prata]]: Marty Barker
*[[Federico Danti]]: Andy Wolf
*[[Gianfranco Bellini]]: Cap. della Berkshire
|note=
*Le canzoni del film sono cantate da [[Joan Baez]]
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==[[Incipit]]==
{{Incipit film}}
Nell'anno 2002 dell'era moderna, un gigantesco monolito nero, sospeso in orbita tra Giove e Saturno, aveva indicato all'uomo la via delle stelle, la strada che in breve lo aveva condotto a un progresso tecnologico di migliaia di anni in pochi secondi. Uomini e donne a bordo di astronavi avevano iniziato la conquista e la colonizzazione dei pianeti del sistema solare. Quasi simultanea fu la scoperta della super-energia, per mezzo della quale era possibile lanciare nello spazio vere e proprie gigantesche isole artificiali del cosmo. Queste gigantesche isole del cosmo vennero inizialmente adibite ad uno scopo particolare: preservare in vita gli ultimi esemplari di quella flora e fauna che sulla Terra si erano ormai irrimediabilmente estinte. Il nostro pianeta infatti non era diventato altro che un'unica immensa sterminata città di 12.000dodicimila chilometri di diametro e di oltre cento miliardi di abitanti. Pertanto le ultime piante, le ultime foreste, gli ultimi animali erano stati trapiantati in un fantastico giardino dell'eden cosmico, sospeso a centinaia di milioni di chilometri dal sole, all'interno di enormi cupole di cristallo sospinte da immense astronavi. Qui, pochi uomini scelti e capaci badavano a preservare queste piante e questi animali che per loro ormai non avevano più né senso né significato. Un lavoro duro e noioso, lontani per mesi e mesi da casa. Inevitabilmente, questo fatto un giorno finì per provocare la crisi. ('''Narratore''')
 
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
L'ultima foresta adesso vola da sola nello spazio, affidata alla nostra amica. È come un messaggio in una bottiglia, in balìa delle acque del mare, ma noi due non sapremo mai se qualcuno lo troverà, per ridare un giorno alla Terra le sue grandi, verdi colline. ('''Lowell''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
 
==Voci correlate==