Wolfgang Amadeus Mozart: differenze tra le versioni

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*[[BÄrenreiter|Barenreiter]], il celebre editore, pubblicò le indicazioni di Mozart alla sua stessa musica; ebbene, smise di farlo perché non le comprava nessuno: ma ci pensa? Poter avere Mozart come insegnante e a nessuno interessa! ([[Murray Perahia]])
*[[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] è la retorica della nostra anima, [[Richard Wagner|Wagner]] è la sua sensibilità, [[Robert Schumann|Schumann]] forse il suo pensiero: Mozart è di più, è la forma. ([[Hugo von Hofmannsthal]])
*[[Bologna]], lì 12 ottobre 1770. – Avevo io infrascritto, come avendo avuto sotto gli [[Occhio|occhi]] alcune posizioni musicali di vario stile, e avendo più volte ascoltato suonare il cembalo, il violino e cantare il Sig. Cav. Giovanni Amedeo Wolfango Mozart di Salisburgo, M.ro di Musica della Camera di Sua Altezza l'eccelso principe Arcivescovo di Salisburgo, in età d'anni 14, con mia singolar ammirazione l'ho ritrovato versatissimo in ognuna delle accennate qualità di musica, fatta qualunque prova, sopra tutto nel suo cembalo, con dargli vari soggetti all'improvviso, quali con tutta maestria ha condotti con qualunque condizione che richiede l'[[Arte]]. ([[Giambattista Martini]])
*Ciò che è divenuto non lo possiamo comprendere; può darci solo la volontà di diventare un giorno anche noi qualcosa di compiuto.<br />Movimento è tutto: ma il luminoso insegnamento di Mozart è morto, morto come lo splendido cristallo lucente. Contro questo non si può lottare. È così.<br />Per questo cose minori ci prendono più nel profondo, cose meno perfette in modo più vivo; e ciò che di lui in noi opera e vive non è quanto ha di meglio, è l'incompiuto, quello che ancora fermenta. ([[Hugo von Hofmannsthal]])
*Da Mozart al romanticismo, il passo rimane lungo là dove egli s'abbandona con più accoramento al [[dolore]]. Il «patetico» mozartiano sottostà sempre alla misura espressiva ed alla padronanza delle proprie emozioni che s'addicono ad uno [[spirito]] ellenico, adoratore della simmetria e della bella forma; un'aura di attica [[serenità]] accoglie, avvolge ed attenua ogni accento sospiroso. Manca a Mozart, tanto nella vita quanto nell'[[arte]], quella propensione ad insistere sulla propria [[sofferenza]], che è propria dei romantici. Spirito arrendevole e fiducioso, fondamentalmente ottimista, amabilmente ironico verso sé e verso gli altri, negato alle [[Tempesta|tempeste]] della tragedia, ha ancora la [[lacrima]] tremolante sul ciglio, e già ritorna a sorridere. ([[Clemente Fusero]])
*Dal momento in cui per la prima volta il mio animo commosso s'inchinò in umile ammirazione davanti alla musica di Mozart, è stata spesso per me una cara e consolante occupazione meditare come quella gioiosa visione ellenica della vita che chiama il mondo Kosmos, perché lo rappresenta come un tutto per ordinato, come uno squisito e trasparente ornamento di quello spirito che in esso agisce e vive..., come quella gioiosa visione si possa trasportare in un ordine superiore di cose, cioè nel mondo degli ideali; poiché anche qui si rileva una suprema mirabile saggezza, che si manifesta splendidamente nel riunire le cose che si appartengono: Omero e la guerra di Troia, Raffaello ed il cattolicesimo, Mozart e il "Don Giovanni"... Mozart immortale! A te devo tutto, è per te che ho perso il senno, che il mio spirito è stato colpito da meraviglia ed è stato scosso nelle sue profondità; devo a te se non ho trascorso la vita senza che nulla fosse capace di scuotermi. ([[Søren Kierkegaard]])
*È negli abissi del regno degli spiriti che Mozart ci conduce. Il timore ci avvolge; ma, senza tortura, è come un presentimento dell'infinito. Amore e mestizia risuonano in voci leggiadre, la forza del regno degli spiriti si rivela in un un bagliore purpureo, e in uno struggi ento indicibile inseguiamo le forme che volteggiando tra le nuovole nell'eterna danza delle sfere, ci fanno cenno amichevolmente di unirci alle loro fila. ([[Ernst Theodor Amadeus Hoffmann]])
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*Egli tende sempre a "mettere" in scena quel che riferisce. Recita ciò che racconta. ([[Roman Vlad]])
*Forse gli angeli, quando sono intenti a rendere lode a Dio, suonano musica di [[Johann Sebastian Bach|Bach]], ma non ne sono sicuro; sono certo invece, che quando si trovano tra di loro suonano Mozart ed allora anche il Signore trova diletto nell'ascoltarli. ([[Karl Barth]])
*In relazione a Dio è come un bambino che porta ogni cosa a suo padre: pietre della strada, particolari legnetti, piccole piante e un giorno anche una coccinella; e insieme a lui tutte queste cose sono melodie, melodie che egli porta a Dio, melodie che egli improvvisamente ''conosce'' mentre si trova in preghiera. E quando ha finito di pregare e non è più in ginocchio e non ha più le mani giunte, allora si siede lì al pianoforte, o canta con incredibile fanciullezza, e così facendo non ha più idea se stia suonando qualcosa per Dio o se sia Dio che si serve di lui per suonare qualcosa per sé e per lo stesso Mozart. C'è una grande conversazione tra Mozart e Dio, che è la preghiera più pura, e questa intera conversazione non è altro che musica. ([[Adrienne von Speyr]])
*Infaticabile assimilatore di tutte le mode e maniere musicali del suo tempo, da [[Luigi Boccherini|Boccherini]] a [[Joahnn Cristian Bach]] a [[Franz Joseph Haydn|Haydn]], per non parlare di compositori assai minori ai quali largamente attinge, Mozart, come [[Johann Sebastian Bach|Bach]], trasforma a sua immagine e somiglianza tutta la materia musicale con la quale viene a contatto in una sintesi di meravigliosa originalità. ([[Gianfranco Maselli]])
*Io credo che Mozart sia il maestro di tutti noi, quindi Mozart va fatto sempre. Mi ricordo che c'era una persona che diceva sempre: "''Io ascolto Mozart quasi tutti i giorni''". Ed io rispondevo: "''Male, perché andrebbe ascoltato tutti i giorni.''" ([[Pietro Mianiti]])