Attentati dell'11 settembre 2001: differenze tra le versioni

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*Dall'11 settembre 2001 ho deciso di lasciarmi andare, di arrendermi completamente alla vita. Dopo quella tragedia ho deciso di smetterla di voler controllare tutto, tanto niente si controlla. ([[Shirley MacLaine]])
*Eravamo basiti, incollati allo schermo, come tutti. Le immagini parlavano da sole, sconvolgenti, abbiamo ancora davanti agli occhi il terribile schianto dei due aerei sulle Torri Gemelle. Furono momenti di sgomento, ma noi dovevamo anche pensare che di lì a poco ci saremmo trovati di fronte il Real... E invece arrivammo allo stadio discutendo solo delle notizie che provenivano da New York. ([[Vincenzo Montella]])
*– Ground Zero... Quindi questo è il posto dove il primo uomo ha contratto l'H1N1.<ref>Nel doppiaggio originale viene citato l'[[AIDS]].</ref><br>– Peter, è il luogo dell'[[Attentati dell'11 settembre 2001|attacco terroristico dell'11 settembre]]!<br>– Allora è stato [[Saddam Hussein]] a farlo?<br>– No.<br>– L'esercito iracheno?<br>– No.<br>– Qualcuno dall'Iraq?<br>– No.<br>– Un'anziana signora che era stata in vacanza in Iraq?<br>– No. L'Iraq non ha niente a che fare con questo. Sono stati un pugno di arabi, libanesi ed egiziani finanziati da un arabo che viveva in Afghanistan ed era protetto dai pakistani.<br>– Allora mi stai dicendo che dobbiamo invadere l'Iran. (''[[I Griffin]]'')
*Il crollo delle torri del World Trade Center e l'incendio al Pentagono sono quel tipo di avvenimenti che ciascuno pensa destinati a mutare il corso della storia, senza peraltro sapere in quale direzione. Momento raro, intenso, veglia d'armi, attesa. Dopo il primo istante di stupore, affiorano le consuete domande che seguono eventi drammatici, alcune relative al passato (chi è stato? perché?), altre al futuro, e tra queste, alcune più inquiete, rassegnate e passive (che cosa accadrà?), altre già più di ordine strategico (che fare? come?). Ciascuna di queste domande coinvolge diversi aspetti. Il loro significato emerge solo moltiplicando gli interrogativi, le considerazioni, le ipotesi. Tutto a un tratto è possibile avere l'impressione che la concatenazione delle cause e degli effetti si estenda progressivamente a tutto lo spazio planetario. Il nostro pianeta ci appare insieme piccolo e pericoloso. La sensazione di trovarsi in trappola, ordinaria e legittima quando colpisce i rifugiati e gli esuli di tutto il mondo, si diffonde anche all'interno delle cosiddette regioni sviluppate. Tuttavia, gli attentati di New York e Washington rivelano anzitutto una situazione preesistente, situazione che l'annientamento di qualche gruppo terroristico o il rovesciamento dei regimi che li sostengono non saranno sufficienti a cambiare. La paura può rendere ciechi. Ma può anche aprirci gli occhi su una realtà che normalmente guardiamo senza vedere. ([[Marc Augé]])
*L'undici di settembre 2001 la Storia ha davvero voltato pagina. Credo che nessuno di noi, ancora, riesca a comprendere fino in fondo come la nostra vita non sarà mai più uguale. Come le nostre esistenze, individuali e di comunità, siano per sempre mutate. ([[Gianni Riotta]])
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*Se solo ci pensate, è davvero possibile che tutto questo arrivi da una grotta in Afghanistan? Voglio dire, io non riesco neppure a chiamare con il cellulare da qui al Queens. Come ha fatto la mente che è alla radice di ogni male a mettere insieme una cosa del genere? Non sto dicendo che non c'entri nulla, o che non sia collegato in qualche modo. Credo solo che questa sia una domanda legittima da porsi.
*Voglio farvi una domanda: credete in qualcosa con tanta forza da lanciarvi con un aereo contro un edificio a 750 chilometri all'ora? No, e non ci credo nemmeno io. Ma il vostro nemico ci crede. E se ci crede, chi vincerà, alla fine? Questa è una domanda raggelante che non vogliamo affrontare.
 
==Note==
<references />
 
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