La dolce vita: differenze tra le versioni
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|immagine= Dolce vita.gif
|didascalia= La celeberrima scena della [[Fontana di Trevi]]
|titoloalfabetico= Dolce vita, La
|genere= drammatico
|soggetto= Federico Fellini, [[Ennio Flaiano]], [[Tullio Pinelli]]
|sceneggiatore= Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli, [[Brunello Rondi]], [[Pier Paolo Pasolini]] (non accreditato)
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**''Palma d'Oro'' al Festival di Cannes a [[Federico Fellini]]
}}
'''''La dolce vita''''', film
==[[Incipit]]==
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*Mi pare si possa dire – ma non è davvero un piccolo elogio – che il limite del film di Fellini sia quello stesso di tante grandi opere del cosiddetto decadentismo, quella che [[Theodor Adorno|Adorno]] chiama la «muta contestazione» del reale e che, in genere, è considerata un pregio: cioè l'assenza del «donde» e del «dove», della storia che viene prima della prima parola e dopo l'ultima.
*Ma, considerando poi il film a mente più fredda, mi è parso chiaro che i richiami alla Grazia e alla Santità vi siano tanto tenui e l'adesione al mondo della Dissipazione tanto ben equilibrata con la ripugnanza, che il film – al di là di tutte le intenzioni del suo autore – è ateo, nel senso volgare della parola più di qualsiasi film di [[Ingmar Bergman|Bergman]], più d'ogni ''[[Il posto delle fragole|Posto delle fragole]]'', proprio perché, oggi e probabilmente sempre, un ateismo di tipo razionalista è ben più vicino alla tensione verso i valori assoluti di quanto non sia l'ateismo inconfessato e misticheggiante.
*La verità
*Film come La dolce vita, mostrandoci con quanta splendida forza un artista possa servire una causa sbagliata, possono indurci, artisti o no, a servir meglio la nostra.
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