La dolce vita: differenze tra le versioni

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fix, alcune info da wikidata, tolgo italiano il film è anche francese
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|immagine= Dolce vita.gif
|didascalia= La celeberrima scena della [[Fontana di Trevi]]
|paese= Italia / Francia
|titoloalfabetico= Dolce vita, La
|anno= 1960
|genere= drammatico
|regista= [[Federico Fellini]]
|soggetto= Federico Fellini, [[Ennio Flaiano]], [[Tullio Pinelli]]
|sceneggiatore= Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli, [[Brunello Rondi]], [[Pier Paolo Pasolini]] (non accreditato)
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**''Palma d'Oro'' al Festival di Cannes a [[Federico Fellini]]
}}
'''''La dolce vita''''', film italiano del 1960 con [[Marcello Mastroianni]] e [[Anita Ekberg]], regia di [[Federico Fellini]].
 
==[[Incipit]]==
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*Mi pare si possa dire – ma non è davvero un piccolo elogio – che il limite del film di Fellini sia quello stesso di tante grandi opere del cosiddetto decadentismo, quella che [[Theodor Adorno|Adorno]] chiama la «muta contestazione» del reale e che, in genere, è considerata un pregio: cioè l'assenza del «donde» e del «dove», della storia che viene prima della prima parola e dopo l'ultima.
*Ma, considerando poi il film a mente più fredda, mi è parso chiaro che i richiami alla Grazia e alla Santità vi siano tanto tenui e l'adesione al mondo della Dissipazione tanto ben equilibrata con la ripugnanza, che il film – al di là di tutte le intenzioni del suo autore – è ateo, nel senso volgare della parola più di qualsiasi film di [[Ingmar Bergman|Bergman]], più d'ogni ''[[Il posto delle fragole|Posto delle fragole]]'', proprio perché, oggi e probabilmente sempre, un ateismo di tipo razionalista è ben più vicino alla tensione verso i valori assoluti di quanto non sia l'ateismo inconfessato e misticheggiante.
*La verità particolare dei ceti e dei gruppi rappresentati nel film, per diventare universale aveva bisogno che lo spettatore qualunque si sentisse con quegli ambienti, in qualche modo, compromesso, corresponsabile, complice come di fatto è. Il film invece tende a fornirgli una buona coscienza, facendogli vedere la «morte» allegorica dei peccatori.
*Film come La dolce vita, mostrandoci con quanta splendida forza un artista possa servire una causa sbagliata, possono indurci, artisti o no, a servir meglio la nostra.