Muriel Barbery: differenze tra le versioni
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*Lui a [[Irancy]] era nato, a Irancy viveva e a Irancy sarebbe morto. In quel paesino della Yonne, annidato in una girandola di colline e dedito interamente all'uva che cresce abbondante sul suolo generoso, nessuno è geloso dei "lontani vicini" perché il nettare che si produce con amore da quelle parti rifiuta la competizione. È consapevole della sua forza e ha carattere: tanto gli basta per mantenersi in vita. (pp. 109-110)
*In un certo senso tutti gli [[uomini]] sono padroni a casa propria. Anche il più rozzo dei contadini, il più ignorante dei vignaioli, il più misero degli impiegati, il più pezzente dei commercianti, il più reietto dei reietti che da sempre non godono di nessuna considerazione sociale, il più umile degli uomini, insomma, si porta dentro un talento che prima o poi gli darà il suo momento di gloria. (pp. 111-112)
*È il primo modo di bere il [[whisky]]: assaporarlo con ferocia, per fiutarne il gusto aspro e inoppugnabile. [...] Il secondo modo di bere il whisky consiste proprio nel gesto stereotipato del bevitore di [[distillato|acquaviti]] forti, che manda giù tutto d'un fiato l'oggetto del desiderio, aspetta un attimo, poi chiude gli occhi scioccato ed esala un sospiro soddisfatto e commosso insieme. (p. 115)
*Il [[vino]] è un raffinato gioiello che solo le donne mature preferiscono unanimemente agli Strass scintillanti ammirati dalle ragazzine. (p. 115)
*Adoro i [[gelato|gelati]]: crema gelida satura di latte, grasso, aromi artificiali, pezzi di frutta, chicchi di caffè, rum; gelati italiani di consistenza vellutata che formano monumentali scale di vaniglia, fragola o cioccolato; coppe gelato che crollano sotto il peso della panna, della pesca, delle mandorle e di ogni sorta di sciroppo; semplici stecchi dal rivestimento croccante, delicati e tenaci insieme, che si gustano per strada tra un appuntamento e l'altro, o le sere d'estate, davanti alla televisione, quando siamo sicuri che solo così avremo un po' meno caldo, un po' meno sete; e infine i sorbetti, sintesi riuscita di ghiaccio e frutta, che rinfrescano con vigore e si sciolgono in bocca come una colata gelida. (p. 122)
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