Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (seconda stagione): differenze tra le versioni

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*Questo è uno dei tanti luoghi lontanissimi e irraggiungibili. Luoghi mai visitati. Squallido, devastato, morente. È una fattoria, una casa senza gas né elettricità non contaminata dal progresso. E questa è la donna che abita nella fattoria. Una donna sola da molti anni. Una donna semplice, forte, il cui unico problema finora è stato procurarsi cibo a sufficienza. Tra poco affronterà il terrore. Il terrore che proprio ora le verrà addosso dai confini della realtà. ('''Narratore''')
 
*{{NDR|[[Ultime parole da Ai confini della realtà (franchise)|Ultime parole]]}} La base a controllo centrale! Mi sentite? Passo! È finita! Gresham è morto! Ripeto, è morto! La nave è stata distrutta! Qui c'è una razza composta da giganti! Sono giganti! State lontani! Non attaccate! Ripeto: non attaccate! Sono troppo forti! Non ce la fareste mai! State lontani! Ascoltatemi: non attaccate! Ascoltatemi! Non... attaccate! È... fini... ('''Astronauta''') {{NDR|[[Ultime parole da Ai confini della realtà|ultime parole]]}}
 
*Questi sono gli invasori. Piccoli esseri provenienti da un pianetino chiamato Terra. Hanno deciso di affrontare e risolvere il gigantesco dilemma della conoscenza rappresentato dall'Universo. Gli invasori hanno staccato un biglietto di sola andata per le stelle e l'hanno pagato con la vita. Li abbiamo appena visti entrare nella leggenda che comprende tutte le grandi migrazioni dell'Universo. Una leggenda che da sempre vive nei cuori degli esseri umani e che si può ritrovare intatta ai confini della realtà. ('''Narratore''')
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*Il Signore è il mio pastore, con lui non manco di nulla. Ha cura di condurmi sempre nei verdi pascoli. Egli mi conduce ad acque di ristoro e ristora l'anima mia. Mi guida per retti sentieri per amore del suo nome. Anche se io vado per la funerea valle della morte non temo alcun male, perché tu sei con me con la mazza e il vincastro, e mi conforti. Tu prepari dinnanzi a me la mensa di fronte ai miei nemici. Tu ungi d'unguento il mio capo. Tu riempi il mio calice all'orlo. Solo di beni e favori mi colmi in tutta la mia vita. Difendimi da quanti insorgono contro di me. Liberami da tutti coloro che operano il male e dai sanguinari fammi salvo perché la mia anima entrambi insidiano. I potenti sono contro di me, non per le mie trasgressioni non per i miei peccati, oh Signore. Ecco, vanno appostandosi all'assalto senza che ne abbia colpa. Non vi è in me alcun delitto. Sorgi in mio soccorso, Signore delle schiere. Lo stolto disse: "Dio non esiste" ed egli guardò dal cielo per cercare tra gli uomini chi capisse e aspirasse al suo regno. E la voce dei giusti si innalzò invocando il tuo nome. Signore, ascolta la mia voce, ascolta il mio grido, porgi orecchio alla mia [[preghiere dalle serie televisive|preghiera]]! ('''Romney Wordsworth''')
 
*{{NDR|[[Ultime parole da Ai confini della realtà (franchise)|Ultime parole]]}} Sì, giudice, nel nome di Dio la farò uscire. ('''Romney Wordsworth''') {{NDR|[[Ultime parole da Ai confini della realtà|ultime parole]]}}
 
*Il giudice, l'ex giudice solo in parte aveva ragione: era obsoleto. Ma lo era anche lo Stato, il sistema che idolatrava. Ogni Stato, ogni sistema, ogni ideologia che non riconosca il valore, la dignità e i diritti dell'uomo non può essere che obsoleto. Un caso da archiviare sotto la lettera "U", come "[[umanità]]", ai confini della realtà. ('''Narratore''')