Elio Vittorini: differenze tra le versioni

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{{Int|Da ''appunti sulla «[[La dolce vita|Dolce vita]]»'', testo inedito del 1960|in ''Letteratura e società'', a cura di Raffaella Rodondi, vol. II, 1938-1965, Einaudi, Torino, pp. 816-819; citato in Antonio Costa, ''Federico Fellini. La dolce vita'', Lindau, 2010, pp. 193-196. ISBN 978-88-7180-847-5}}
*Giudizio estetico: ottimo – siamo a metà tra epica e giornalismo – il film riesce a rasentare l'epica per la ricchezza dei personaggi, per l'evidenza in cui il loro comportamento viene colto, per la visività persuasiva di ogni loro gesto, per il ritmo corale che la mescolanza dei gesti di tanti personaggi produce, per il fiato organico di tutto ciò – ma rasenta anche il fumetto per la nota unica su cui ogni personaggio finisce per essere costruito – e per il carattere perciò macchiettistico che ogni personaggio finisce per assumere – per la pateticità di cui viene circonfuso quasi per sottrarlo al giudizio morale e procurargli invece compassione a priori, compassione sentimentale –<br />ancora epica e giornalismo –<br />tessuto con filo da giornalismo, da rotocalco, a volte addirittura da fumetto, ma con un rigore e un'organicità da narrazione epica
*La sostanza machiettistica dei personaggi non è solo dei personaggi minori che si sono voluti cogliere appunto in una caratteristica vistosa (e da tutti riconoscibile a prima vista). È anche dei personaggi principali, come la ragazza del protagonista, come lo Steiner, come il protagonista stesso. [...] Tuttavia tutto si salva grazie al fervore della visione d'insieme, e cioè grazie al ritmo epico della successione delle immagini.<br />Un ottimo lavoro pieno di difetti e di limiti che sono stati superati fino talvolta a diventare qualità ma che lo caratterizzano impicciolendolo.
*[...] film cattolico in quanto denuncia la perdita di sacralità del sesso, la riduzione del sesso a gioco, a rapporto gratuito e superficiale [...].
*Moralmente il film è condizionato dalla concezione cattolica del peccato, per la quale peccato è quasi solo quello della sensualità, quello cosiddetto originale.
 
==''Conversazione in Sicilia''==