Claude Lévi-Strauss: differenze tra le versioni

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*Una volta passato il primo momento di curiosità, una volta stufo delle buffonate, il maggio [[Il Sessantotto|'68]] mi ha disgustato. Perché non ammetto che si taglino degli alberi per fare delle barricate (alberi, cioè vita; una cosa che va rispettata), che si trasformino in pattumiere luoghi pubblici che sono un bene e una responsabilità per tutti, che si coprano di graffiti degli edifici, universitari o meno; né che il lavoro intellettuale e la gestione delle istituzioni vengano paralizzate dalla logomachia. (p. 119)
 
==''Dal miele alle ceneri''==
{{NDR|Claude Lévi-Strauss intervistato da Didier Eribon, ''Da vicino e da lontano'', traduzione di Massimo Cellerino, Rizzoli, Milano 1988}}
*Le metafore che si ispirano al [[miele]] sono fra le più antiche della nostra lingua e di altre che l'hanno preceduta nel tempo. Gli inni vedici associano spesso il latte e il miele che, secondo la Bibbia, scorreranno nella Terra Promessa. «Più dolci del miele» sono le parole del Signore. I babilonesi facevano del miele l'offerta agli dei per eccellenza, giacché questi dei esigevano un cibo che non fosse toccato dal fuoco. Nell'''Iliade'' alcune giare di miele servono da offerta ai morti. Altrove essere furono utilizzate per raccogliere le loro spoglie. (p. 13)
*Il miele e il tabacco sono commestibili, ma nessuno dei due appartiene, propriamente parlando, alla cucina. Il miele è infatti elaborato da esseri non umani, le api, che lo offrono già pronto per il consumo; mentre il modo più comune di consumare il tabacco pone quest'ultimo, a differenza del miele, non ''al di qua'', ma ''al di là'' della cucina. Non lo si consuma allo stato crudo, come il miele, o dopo averlo esposto al fuoco per cuocerlo, come la carne. Lo incenerisce per aspirarne il fumo. (pp. 13-14)
*Finora abbiamo incontrato una opposizione maggiore, nel registro degli uccelli, fra psittacidi e aquilinidi (nel Sudamerica non esistono aquile vere e proprie). Le indicazioni precedenti suggeriscono che il tucano occupa una posizione intermedia fra questi due termini polari: sa essere carnivoro come i rapaci e porta su una parte del corpo delle piume altrettanto vivaci che quelle del pappagallo. (p. 402)
 
==[[Incipit]] di ''Tristi tropici''==
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==Bibliografia==
{{NDR|*Claude Lévi-Strauss intervistato da Didier Eribon, ''Da vicino e da lontano'', traduzione di Massimo Cellerino, Rizzoli, Milano, 1988}}.
*Claude Lévi-Strauss, ''[https://books.google.it/books?id=u3-rSD4pn0YC Dal miele alle ceneri]'' (''Mythologiques: Du miel aux cendres'', 1970), traduzione di Andrea Bonomi, Il Saggiatore, 2008. ISBN 8856500965
*Claude Lévi-Strauss, ''Il crudo e il cotto'' (''Mythologiques'', 1964), traduzione di A. Bonomi, Il Saggiatore, 1966; Net, 2004.
*Claude Lévi-Strauss, ''Razza e storia e altri studi di antropologia'', a cura di Paolo Caruso, Einaudi, Torino, 1967.
*Claude Lévi-Strauss, ''Razza e storia­. Razza e cultura'', a cura di Marcello Massenzio, Einaudi, 2002. ISBN 8806128841.
 
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