Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione): differenze tra le versioni

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*Vi presento il signor Jared Garrity. Si occupa di commercio. Nella seconda metà del XIX secolo esercita il suo mestiere nell'entroterra del selvaggio West americano. Il signor Garrity, se qualcuno di voi ci crede, riporta in vita i morti. Cosa che in un primo momento sembra davvero un'assurdità. Ma prego tutti voi che state già sorridendo di avere un po' di pazienza, di non deriderlo immediatamente. Attendete quantomeno di aver visto un esempio della sua merce e dei suoi servizi. Il posto si chiama Felicità, Arizona, è il 1880, siamo in un saloon dove il whisky viene prodotto, imbottigliato e servito direttamente ai confini della realtà. ('''Narratore''')
 
*[...] Inin questo lavoro non si può mai smettere di pensare. È un continuo pensare, pensare, mi creda. Alcuni uomini dipendono solo da questa invece {{NDR|Sfoderasfodera la pistola}} e non imparano mai a usare il cervello. [...] Invece, usando la testa si risparmiano
anche i soldi delle pallottole, delle bare e tanto lavoro. ('''Sceriffo Gilchrist''')
 
*Oh, mio caro cagnolino! Oh, cane! Oh, mio bel cagnolino, esegui i miei comandi! Torna in vita! ('''Jared Garrity''') {{NDR|[[Incantesimiincantesimi dalle serie televisive|incantesimo]] per resuscitare il cane}}
 
*Esce di scena il signor Garrity, un probabile ciarlatano, un imbroglione che ha giudicato male il proprio talento, smentito da un cimitero vuoto su una collina buia le cui pendici portano ai confini della realtà. ('''Narratore''')
ai confini della realtà. ('''Narratore''')
 
==Episodio 33, ''Il cervellone elettronico della Whipple''==