Città: differenze tra le versioni

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Donluca (discussione | contributi)
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*Occorre appena ricordare che le metropoli sono i veri palcoscenici di questa cultura che eccede e sovrasta ogni elemento personale. Qui, nelle costruzioni e nei luoghi di intrattenimento, nei miracoli e nel comfort di una tecnica che annulla le distanze, nelle formazioni della vita comunitaria e nelle istituzioni visibili dello [[Stato]], si manifesta una pienezza dello spirito cristallizzato e fattosi impersonale così soverchiante che – per così dire – la [[personalità]] non può reggere il confronto. Da una parte la vita viene resa estremamente facile, poiché le si offrono da ogni parte stimoli, interessi, modi di riempire il tempo e la coscienza, che la prendono quasi in una corrente dove i movimenti autonomi del nuoto non sembrano neppure più necessari. Dall'altra, però, la vita è costituita sempre più di questi contenuti e rappresentazioni impersonali, che tendono a eliminare le colorazioni e le idiosincrasie più intimamente singolari; così l'elemento più personale, per salvarsi, deve dar prova di una singolarità e una particolarità estreme; deve esagerare per farsi sentire, anche da se stesso. ([[Georg Simmel]])
*Per quanto si pubblichino statistiche e le popolazioni vengono contate a centinaia di migliaia di individui, per ogni uomo una città consiste soltanto in poche strade, in poche case, in poche persone. Se si eliminano queste poche cose, una città non esiste più, se non come una sofferenza nel ricordo, qualcosa di simile al dolore di una gamba amputata. ([[Graham Greene]])
*Si sa com'è nelle piccole città: ti spiano da dietro le tende. La grande città è molto meglio, almeno lì ti accorgi quando ti fissano! ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione)|''Ai confini della realtà'' (serie televisiva 1959), quinta stagione]])
*''Una grande città è quella che ha gli uomini, le donne più grandi, | anche con poche meschine capanne resta la più grande città della terra.'' ([[Walt Whitman]])
*Uscire dalla città, a piedi, è faticosissimo. T'investe la lava bollente del brutto, del rumore, strade sopra strade, tremendi ponti di ferro, treni, camion, Tir, corsie con sbarramenti, impraticabili autostrade, un vero teatro di guerra. ([[Guido Ceronetti]])