Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione): differenze tra le versioni

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*Delle cose le ricordo, non c'è solo il vuoto, l'oscurità, lo stato di incoscienza. Il cervello funziona, lavora. Ci sono immagini, schemi, cose da rammentare. Non c'è solo il lungo sonno profondo che giunge quando la paura se n'è andata. Il freddo si sente, come i sentimenti che scivolano via e poi si cede. La testa funziona. Il tempo è distorto, confuso, condensato, raccolto, ma esiste comunque la sensazione del tempo e io ricordo delle cose ricordo com'è cominciato tutto, ricordo com'è andata. ('''Douglas Stansfield''') {{NDR|durante l'[[ibernazione]] nello spazio}}
 
*Il comandante Douglas Stansfield, astronauta, l'uomo che sta per imbarcarsi in uno dei viaggi più lunghi della storia. Quarant'anni nello spazio infinito e si spera per tornare. Questo è l'inizio. Il primo passo verso il salto più lungo dell'uomo nell'ignoto. La scienza ha risolto i dettagli meccanici e adesso sta a un essere umano dare vita alle cianografie e ai computer. Dimostrare una volta per tutte che l'uomo può vivere metà della sua vita nel vuoto totale dello [[spazio astronomico|spazio]]. Quarant'anni da solo nell'ignoto. Questa è la Terra, davanti giace un sistema planetario. La [[spazio|vasta regione]] che si trova in mezzo è ai confini della realtà. ('''Narratore''')
 
*Attraverso il vuoto, mia cara Sandy, attraverso le migliaia di chilometri di spazio freddo e vuoto, attraverso l'immensità di un deserto spoglio di cielo e di stelle. Ti amo. Ti amo, Sandy! ('''Douglas Stansfield''') {{NDR|[[dichiarazioni d'amore dalle serie televisive|dichiarazione d'amore]] durante l'ibernazione nello spazio}}