Yoshida Kenkō: differenze tra le versioni

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*«Il [[cibo]] è il cielo dell'uomo<ref>Citazione dallo ''Shu Ching'', testo classico della letteratura cinese. Come il cielo è indispensabile alla vita di tutte le creature (ad esempio per la luce ed il calore e del sole e la pioggia), così il cibo. {{cfr}} nota a p. 164 di ''Ore d'ozio''.</ref>» e grande virtù deve giudicarsi quella di un uomo che sa preparare un cibo gustoso. (p. 78)
*Nulla è più consigliabile del non competere con gli altri, cedendo loro, lasciandoli andare avanti, rimanendo indietro. (p. 81)
*Quando considero le cose per cui le creature umane si affannano, mi sembra come se, avendo costruito un [[Buddha]] di neve, esse fabbricassero ornamenti d'oro e d'argento e gioielli, e costruissero un tempio o una pagoda per lui. Potrebbe mai il Buddha di neve attendere la fine della costruzione?<br />Spesso all'uomo sembra che la vita duri eterna, e invece svanisce come neve e lascia molte cose imcompiuteincompiute. (p. 102)
*Quando si usa la [[mente]] secondo una visione rigida e angusta delle cose, si entrerà in conflitto con esse e si avrà sempre la peggio. L'ampiezza di vedute e la dolcezza non provocano mai il minimo danno. (p. 125)
*Se gli specchi avessero un colore e una forma, non rifletterebbero nulla. È il [[vuoto]] che contiene sempre le cose. Parimenti, quando mille pensieri affiorano liberamente nel nostro cuore, non sarà forse perché in realtà il nostro cuore è vuoto? Se il cuore avesse un padrone, di certo tante cose non potrebbero entrarvi. (p. 137)
*Chi non sia mai stato in attesa, nelle notti profumate dai fiori di susino e illuminate da una luna velata di nubi, in prossimità della dimora della donna amata, o che non abbia saputo varcare i giardini coperti di rugiada del palazzo contemplando il cielo dell'alba, costui è un uomo che non conosce i palpiti dell'[[amore]], che non ha ricordi da rievocare e che farebbe meglio a rifuggire dalle donne. (pp. 142-143)