Mafia: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sul ruolo che svolge l'esperienza [[scuola italiana|scolastica]] nel formare la mentalità mafiosa}} Nessuno ha mai voluto aggredire la vera struttura [[corruzione|corruttiva]] della [[Italia|società italiana]], la classe scolastica. Questi ragazzini che vengono addestrati, nei comportamenti quotidiani, a sviluppare una mentalità mafiosa, fatta di complicità contro le istituzioni [...] una solidarietà omertosa, in cui l'obiettivo comune è dato dall'[[disonestà scolastica|ingannare chi è in cattedra]] [...] e dove gli individui, anziché perseguire il loro scopo, cioè primeggiare per merito, si coalizzano per lucrare il massimo risultato con il minimo sforzo [...] tradendo ogni principio etico individuale, la trasparenza dei comportamenti. ([[Beniamino Andreatta]])
*Rimuovendo i [[Mendicante|mendicanti]] non si sradica la causa della povertà ma almeno si cerca di contrastare la mafia che sfrutta questa povertà per fare profitto. ([[Dominique Lapierre]])
*{{NDR|«Dunque, secondo lei, lo Stato ha vinto e la mafia ha perso. Molti però dicono che c'è una nuova mafia...»}} Sì, e allora? Questo non cancella ciò che è avvenuto: uno scontro tremendo conclusosi con l'annientamento del gruppo di comando di Cosa nostra. Si tratta di una vittoria transitoria? Ciò non toglie che sia storicamente molto rilevante. Niente trionfalismi, certo. Lo stato di salute cagionevole (uso un eufemismo) della democrazia e della morale pubblica in Italia, e in particolare in Sicilia, esclude rivolgimenti palingenetici. Però non è giusto né utile dimenticare che questa nostra epoca è diversa da quella sanguinosa di 35 anni fa. C'è un pezzo di opinione pubblica che ragiona come se quei fatti tragici fossero avvenuti ieri, anzi che si sente come bloccata in quel passato. Vogliamo ammetterlo che tanti sforzi, tanti sacrifici - anche della vita - sono serviti a qualcosa? È paradossale e frustrante che uno dei pochi risultati conseguiti in questo Paese non sia riconosciuto. ([[Salvatore Lupo]])
*So di dire cose sgradevoli ma sta di fatto che la compromissione fra grande industria del Nord e mafia è forte. ([[Enrico Deaglio]])
*Tutti gli studiosi dei fenomeni mafiosi sono concordi nell'affermare che solamente cambiando l'etica civile ed il comune sentire potremo cambiare questa società. Finché non verranno ribaltate le prospettive per cui chi delinque e chi ruba è un delinquente e non un furbo, non saremo in grado di fare passi in avanti. ([[Luigi Gaetti]])