Brandon Sanderson: differenze tra le versioni

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[[File:Brandon Sanderson.jpg|thumb|Brandon Sanderson, novembre 2010]]
'''Brandon Sanderson''' (1975 – vivente), scrittore statunitense.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Il conciliatore''===
C'erano enormi vantaggi nell'essere insignificanti.<br>
Certo, secondo i canoni di molte persone, Siri non era 'insignificante'. Dopotutto era la figlia di un re. Per fortuna, suo padre aveva quattro figli, e Siri – a diciassette anni – era la minore. Fafen, la figlia poco più vecchia di Siri, aveva assolto al compito della famiglia ed era diventata una monaca. Dopo Fafen c'era Ridger, il figlio maggiore. Lui avrebbe ereditato il trono.
 
===''La Via dei Re''===
Kalak aggirò una sporgenza rocciosa e si arrestò barcollando davanti al corpo di un tuonoclasta morente. L'enorme bestia di pietra giaceva sul fianco, con delle protuberanze simili a costole che le spuntavano dal petto incrinate e rotte. Quella mostruosità aveva una forma vagamente scheletrica, con arti innaturalmente lunghi che sporgevano da spalle granitiche. Gli occhi erano dei punti rosso intenso sul volto a cuspide, come creati da un fuoco che ardeva in profondità dentro la roccia. Sbiadirono.
 
==''Mistborn: L'Ultimo Impero''==
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*C'è sempre un altro segreto (Kelsier)
*Vuoi sapere perché sorrido, Capofamiglia Mennis? Il Lord Reggente pensa di essersi accaparrato tutto il riso e la gioia. Io mi rifiuto di lasciarglielo fare. Questa è una battaglia che non richiede poi un grande sforzo. (Kelsier)
*Ma…Ma... smetti forse di amare qualcuno solo perché ti ha tradito? Io non penso. Ecco perché un tradimento fa così male: dolore, frustrazione, rabbia… e tuttavia la amavo. La amo ancora. (Kelsier)
*Le nebbie sono nostre amiche. Ci nascondono. Ci proteggono. Ci danno potere. (Kelsier)
*Meglio fidarsi ed essere traditi. Meglio amare ed essere feriti. (Kelsier)
*Io rappresento quello che non sei mai riuscito ad uccidere, per quanto tu ci abbia provato. Io sono la speranza. (ultime parole di Kelsier)
*Quando sei solo, nessuno può tradirti. (Reen)
*La spietatezza è la più pratica delle emozioni. (Reen)
*L'uomo che vuole che tu ti fidi di lui è quello che devi temere di più. (Reen)
*I risultati rendevano amici in fretta. (Reen)
*L'unica ragione per essere ossequiosi verso coloro che hanno il potere è che un giorno si può imparare come prenderlo per sé. (Reen)
*Non fidarti mai di un uomo che ti porta buone [[notizia|notizie]]. È il metodo più antico e più semplice per imbrogliare qualcuno. (Reen)
*I migliori bugiardi sono quelli che dicono la verità la maggior parte delle volte. (Vin)
*Lo scopo della vita consiste nel trovare altri che facciano il lavoro al posto tuo. (Ladrian Breeze)
*La manipolazione è alla base dell'interazione sociale. (Ladrian Breeze)
*Il Lord Reggente è il Frammento dell'Infinito. È un pezzo di Dio stesso. Non puoi ucciderlo. (Hammond)
*Non si lamentavano. Non speravano. Osavano a malapena pensare. E così che doveva essere, dato che erano skaa. (narratore, capitolo 1)
*La fede giusta è come un buon mantello. Se calza bene, tiene sicuri e al caldo. Ma in caso contrario, può essere soffocante. (Sazed)
*I miei simili sono meno degli schiavi… sono automi fabbricati, creati da programmi di riproduzione, addestrati fin dalla nascita per esaudire i desideri del Lord Reggente. (Sazed)
*Le nostre credenze spesso sono più forti quando dovrebbero essere più deboli. Tale è la natura della speranza. (Sazed)
*La fiducia non è qualcosa che vale semplicemente in tempi buoni e giorni sereni. Cos'è la fiducia, cos'è la fede, se non la si mantiene dopo un fallimento? (Sazed)
*Coloro che prendono alla leggera le promesse fatte a quelli che amano sono persone che trovano poca soddisfazione durevole nella loro esistenza. (Sazed)
*Eccoci qui…qui... a combattere nella folle, piccola guerra di Kell, opponendoci a un Dio che sappiamo che non farà che massacrarci tutti. (Dockson)
*Ho visto uomini che hanno perso di proposito la capacità di riconoscere la verità e la bontà, e non penso di essere uno di loro. Riesco ancora a vedere le lacrime negli occhi di un bambino e provare dolore per le sue sofferenze. Se mai perdessi questo, saprei di essere oltre ogni speranza di redenzione. (Alendi)
*Io sono Dio! (Lord Reggente)
*Non sapete quello che faccio per l'umanità. Io ero il vostro Dio, anche se non potevate capirlo. Uccidendo me, vi siete condannati da soli. (ultime parole del Lord Reggente)
 
===Dialoghi===
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*'''Vin''': Tu non potevi crearlo da solo, vero? Il mondo, la vita. Tu non puoi creare, puoi solo distruggere.<br>'''Rovina''': Nemmeno lui poteva creare. Poteva solo preservare. La preservazione non è creazione.<br>'''Vin''': E così collaboraste.<br>'''Rovina''': Entrambi con una promessa. La mia promessa fu collaborare con lui per creare voi: vita pensante, vita che ama.<br>'''Vin''': E la sua promessa?<br>'''Rovina''': Che alla fine avrei potuto distruggervi. E io sono venuto a reclamare ciò che mi fu promesso. L'unico scopo nel creare qualcosa è osservarlo morire. Come una storia che deve giungere a un apice, quello che ho fatto non giungerà a compimento finché non sarà arrivata la fine.
*'''Elend''': Le nebbie non sono mai state nostre nemiche, Yomen. Stavano solo cercando di aiutare.<br>'''Yomen''': Aiutare? Aiutare come? Di cosa state parlando?<br>'''Elend''': Non ci stavano uccidendo, Yomen. Non ci stavano facendo ammalare. Ci stavano facendo Infrangere. Per darci potere. Per renderci capaci di combattere.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Il conciliatore''===
C'erano enormi vantaggi nell'essere insignificanti.<br>
Certo, secondo i canoni di molte persone, Siri non era 'insignificante'. Dopotutto era la figlia di un re. Per fortuna, suo padre aveva quattro figli, e Siri – a diciassette anni – era la minore. Fafen, la figlia poco più vecchia di Siri, aveva assolto al compito della famiglia ed era diventata una monaca. Dopo Fafen c'era Ridger, il figlio maggiore. Lui avrebbe ereditato il trono.
 
===''La Via dei Re''===
Kalak aggirò una sporgenza rocciosa e si arrestò barcollando davanti al corpo di un tuonoclasta morente. L'enorme bestia di pietra giaceva sul fianco, con delle protuberanze simili a costole che le spuntavano dal petto incrinate e rotte. Quella mostruosità aveva una forma vagamente scheletrica, con arti innaturalmente lunghi che sporgevano da spalle granitiche. Gli occhi erano dei punti rosso intenso sul volto a cuspide, come creati da un fuoco che ardeva in profondità dentro la roccia. Sbiadirono.
 
==Bibliografia==