Anita Ekberg: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Creata pagina con "thumb|Anita Ekberg nel 1956 '''Kerstin Anita Marianne Ekberg''' (1931 – 2015), attrice svedese naturalizzata italiana. ==Citazioni di Ani..."
 
+1
Riga 3:
 
==Citazioni di Anita Ekberg==
*{{NDR|Su ''[La dolce vita]]''}} E pensare che a Fellini piaceva moltissimo come camminavo. Dentro la Fontana di Trevi, durante le riprese, feci su e giù una notte intera, senza mai inciampare. [[Marcello Mastroianni|Marcello]] invece aveva freddo e così vuotò una bottiglia di whisky. Cadde tre volte. E per tre volte furono costretti ad asciugarlo. Alla fine gli fecero indossare gli stivaloni da pesca sotto i pantaloni. [...] Però non era un gran film. Quel film esiste per quella scena pazzesca. E in quella scena c'eravamo io e Marcello. Più io, in verità, che lui. Ero bellissima. Lo so.<ref>Dall'intervista di Fabrizio Roncone, ''[http://www.corriere.it/spettacoli/11_settembre_27/anita-ekberg-clinica-sola-80anni-roncone_d676c2ec-e8ce-11e0-ba74-9c3904dbbf99.shtml Anita, 80 anni in solitudine: «La vita? Ho vinto e perso»]'', ''Corriere.it'', 27 settembre 2011.</ref>
*{{NDR|Su [[Federico Fellini]]}} Era un tipo molto esigente quando dirigeva, incline a improvvisi attacchi d'ira. Sul set era un padrone assoluto, d'altronde lui stesso lo diceva che fuori dal set si sentiva vuoto. Apparentemente gentile, in realtà un despota. In privato era un disastro. [...] Prima di tutto non aveva rispetto delle donne, affamato di sesso chiedeva prestazioni particolari.<ref name=cinqua>Da un'intervista del 2010; pubblicata nel ''Corriere della Sera'', 13 gennaio 2015 e ripresa in Emilia Costantini, ''[http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerArticolo.php?storyId=54b4f227b8c6a Cinquantamila.Corriere.it]''.</ref>
*Gli devo certamente molto, ma anche lui deve molto a me. Anzi, forse più lui a me che io a lui per la famosa scena nella fontana di Trevi. [[Federico Fellini|Fellini]] era uno che carpiva idee agli altri, persino all'ultimo dei macchinisti, e le faceva proprie, senza poi riconoscerne la paternità a chi di dovere.<ref name=cinqua/>