Rebecca Stott: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]] di ''Il codice di Newton''==
Gonfiato dalla pioggia, il cancello nel muro del giardino oppose resistenza e cedette solo quando Cameron vi si appoggiò con tutto il suo peso e spinse forte. Entrò in un meleto trascurato da tempo lasciandosi avvolgere dal suo profumo, poi urlò verso la casa, sperando di catturare l'attenzione di sua madre alla finestra presso la quale era solita sedersi a lavorare. «Elizabeth?» Aspettò che lei si affacciasse a salutarlo; chiamò di nuovo e stavolta la sua voce disturbò un piccione che volò via dal ramo di un melo, sbattendo rumorosamente le ali.
 
===Citazioni===
*In fondo, per molto tempo, per tutto il tempo in cui siamo stati amanti, è stato difficile dire dove finiva la tua pelle e dove cominciava la mia.
*Newton non aveva il senso dell'umorismo; si capiva che era stanco di ricadere continuamente nel peccato e lottava contro un Dio che lo osservava senza dargli tregua.
*Non un semplice rapporto casuale, ma qualcosa di delicato come una ragnatela, una di quelle splendide matasse bianche che si vedono sui fili d'erba in primavera, quando la rugiada è pesante.
 
==Bibliografia==