Daisetsu Teitarō Suzuki: differenze tra le versioni

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*Comunque sia, lo [[Buddhismo Zen|Zen]] è sempre vicino alla nostra quotidiana esperienza ed è questo il significato della frase di Nansen (Nan-ch'uan) e di Baso (Ma-tsu): «La vostra mente (il vostro pensiero) di ogni giorno è il [[Tao]]». «Quando abbiamo fame mangiamo e quando siamo stanchi dormiamo». In questa immediatezza di azione, senza alcun intervento mediatore, quale il riconoscimento di oggetti, la considerazione del [[tempo]], il giudizio sui valori, ecc., l'Inconscio si afferma negandosi.
 
==''Saggi sul Buddhismo Zen – Vol. I''==
*I cosiddetti maestri dello Zen non sanno presentare le loro idee alla luce del pensiero moderno. I loro anni più produttivi dal punto di vista intellettuale essi li passano nelle Sale della Meditazione, e quando le lasciano per avere felicemente portato a termine la loro formazione interiore, essi ci si presentano come degli adepti profondamente versati nell'arte dei cosiddetti ''[[ko-an]]'' (temi o problemi proposti ai discepoli), e non mostrano nessun particolare interesse per la psicologia e la filosofia dello Zen. Così lo Zen resta chiuso e come suggellato nei «Detti» dei maestri e nello studio tecnico dei ''ko-an'', e quasi incapace di uscire dalla clausura dei conventi.
*Nella sua essenza, lo Zen è l'arte di vedere nella propria natura.
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*Daisetz T. Suzuki, ''La dottrina Zen del Vuoto Mentale'', Ubaldini Editore, 1968.
*Daisetz T. Suzuki, ''Lo Zen e la cultura giapponese'', Adelphi, 2014.
*Daisetz T. Suzuki, ''Saggi sul Buddhismo Zen, Vol. 1, 2 e 3'', Edizioni Mediterranee, 2013.
 
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