Carlo Picchio: differenze tra le versioni

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==''La nemica di Cartagine''==
===[[Incipit]]===
Un itinerario archeologico-storico in [[Sicilia]] può avere la sua stazione di partenza a [[Siracusa]], la colonia ellenica più antica dell'isola, dopo quella di Naxos fondata da Teocle di Calcide intorno al 735 a. C. Ma mentre di Naxos restano appena pochi metri di muro a secco e dubie tracce di una necropoli a Capo Schisò, presso i Giardini di [[Taormina]], Siracusa ha saputo serbare il suo nome e custodire le superbe vestiga della sua antchitàantichità.
 
===Citazioni===
*Sorta per opera d'una colonia di Corinti, guidata da un Archia, appena vent'anni dopo [[Roma]], Siracusa fu, prima di Roma, la maggiore città d'[[Europa]], raggiungendo, e forse superando, il milione d'abitanti e facendosi, a sua volta, metropoli, cioè madre di nuove città, come Acre, Casmene e Camarina, con le quali cercò di frenare l'espansione della sua rivale [[Gela]].
*Dal V al III secolo a. C. Siracusa fu la zecca più importante della Sicilia.
*Monumento più vivo d'ogni altro, perché ancora operoso, è il [[Teatro Grecogreco di Siracusa]]. È uno dei maggiori del mondo ellenico e fu scavato da Gerone I nella roccia ai piedi della collina di Terminite, in vista della città, del Porto Grande e del mare.
*{{NDR|[[Teatro Grecogreco di Siracusa]]}} Qui furono rappresentati i ''Persiani'' di [[Eschilo]] per commemorare la vittoria riportata da [[Gelone]] di Siracusa su 300.000 cartaginesi ad [[Imera]] nel giorno stesso (20 settembre del 480 a. C.) in cui [[Temistocle]] sconfiggeva i Persiani a [[battaglia di Salamina|Salamina]]. Qui, su queste gradinate, sedettero [[Eschilo]] e [[Pindaro]] e [[Platone]], e qui è tornato oggi ad aver voce il dramma classico.
*Da Siracusa si può arrivare, toccando [[Ragusa]] e [[Vittoria]], sulla costa meridionale dell'isola attraverso gli Iblèi, i monti ricchi di sapida flora che già divisero con l'Imetto dell'Attica la fama d'alimentatori d'innumerevoli arnie e la gloria di produttori di miele con cui gli antichi raddolcivano il loro vino robusto.
*Città agricola più che marinara, fondata da coloni dori di [[Rodi]] 45 anni dopo Siracusa e 108 anni prima di [[Agrigento]], l'antica Gela visse sempre anni di travagliatissima vita lottando con i sicani dell'interno e, quando un uomo geniale, Gelone, parve darle ordine e lustro, vide il suo principe trasferire a Siracusa la propria corte, e divenne città seconda dopo la più splendid emula, finché non la superò anche lo splendore della sua stessa colonia Agrigento.
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==''Il crepuscolo di un eroe''==
===[[Incipit]]===
Nella meravigliosa storia del [[cavallo]] s'incontra una nota di prosa soltanto in principio, nel tempo in cui il quadrupede nobile fu bestia da carne e da latte per gli uomini delle caverne che lo domarono nell'età della pietra. Ma dall'era dei metalli in poi, cioè da quando il cavallo diventò animale da tiro e, assai più tardi, da sella, la sua storia è segnata sempre dal ritmo sonante dell'epoca. Il cavallo, generoso e veloce, rende posibilipossibili i primi grandi viaggi ampliando a dismisura il breve raggio del cammino pedestre.
 
===Citazioni===
*La tradizione cinese attribuisce ad un remoto imperatore Ci-Mung l'invenzione dell'arte del cavalcare.
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{{NDR|Carlo Picchio, ''Il crepuscolo di un eroe'', ''Storia Illustrata'', Anno IV N. 1, gennaio 1960, Arnoldo Mondadori Editore}}
 
[[Categoria{{DEFAULTSORT:Scrittori italiani|Picchio, Carlo]]}}
[[Categoria:Giornalisti italiani|Picchio, Carlo]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]