Pietro Nenni: differenze tra le versioni

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*La politica dell'alternativa democratica, come è stata praticata negli scorsi anni, non sacrifica il domani all'oggi, ma muove dall'oggi verso il domani, dal particolare verso l'insieme. Essa attacca l'una dopo l'altra le posizioni reazionarie, quelle in cui l'avversario è maggiormente esposto ed isolato, procedendo col metodo che la saggezza contadina ha consacrato in uno dei tanti proverbi delle nostre campagne. Quando vuoi abbattere un albero non è sempre utile adoperare una corda. Col troppo tirare la corda può spezzarsi. Allora è meglio scavare attorno all'albero per farlo cadere. L'albero da far cascare è per ora quello degli interessi conservatori e reazionari. (dalla relazione al XXXIV Congresso nazionale del Partito socialista italiano, Milano, 15 marzo 1961, in ''Il socialismo nella democrazia'', Vallecchi, 1966)
*{{NDR|Dopo la caduta di [[Benito Mussolini|Mussolini]] e la sua scarcerazione da Ponza}} Arriviamo a Terracina dopo ore di navigazione. Bandiere a tutte le finestre, striscioni acclamanti all'esercito, scritte di «Viva Badoglio». È il volto dell'Italia festereccia; l'Italia che non amo, quella che ha un applauso per ogni vincitore. L'educazione data dal socialismo alle masse tendeva a disciplinare la «mobili fantasie del popolo mezzano» di cui già si stizziva Carducci; la diseducazione fascista ci ha ricondotti allo spagnolismo settecentesco. Anche qui è tutto da rifare. (da ''Tempo di guerra fredda'', vol. I)
*Io non sono certamente un uomo di cultura e alla cultura non attribuisco, per un politico, una decisiva importanza. Ma qualcosa so, qualche libro l'ho letto, anche grazie a [[Benito Mussolini|Mussolini]] quando mi mandò al confino a Ponza. C'era anche [[Sandro Pertini|Sandro]]. Lui, l'unica cosa che leggeva era L'Intrepido. Il resto del tempo lo passava a giocare a briscola o a scopa coi nostri guardiani. Alle nostre discussioni sul futuro dell'Italia e del partito non partecipava quasi mai, e quando lo faceva, era solo per invocare il popolo sulle barricate, per lui la politica era solo quella. (citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/giugno/16/Pertini_Sono_altri_grandi_Italia_co_0_97061617382.shtml Pertini? Sono altri i grandi d'Italia]'', Corriere della Sera, 16 giugno 1997, p. 37)
*In [[politica]] ci sono sempre due categorie di persone: quelli che la fanno e quelli che ne approfittano. (citato in [[Indro Montanelli]], ''I protagonisti'', Rizzoli, 1976, p. 240)
*Niente si può sperare dall'alto. Tutto dal basso. (da ''Tempo di guerra fredda'', vol. I)