Ilya Prigogine: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
KkyBot (discussione | contributi)
m →‎top: archiviostorico.corriere su archive.org using AWB
Riga 8:
*Già adesso lo sviluppo della teoria ci consente di distinguere diversi livelli di [[tempo]]: il tempo associato con la dinamica classica e quella quantistica, il tempo associato con l'irreversibilità tramite la funzione di Lyapounov e il tempo associato alla "storia" attraverso le biforcazioni. Credo che questa diversificazione del concetto di tempo permette una migliore integrazione della [[fisica]] teorica e della [[chimica]] con discipline che riguardano altri aspetti della natura.
:''But already now the development of the theory permits us to distinguish various levels of time: time as associated with classical or quantum dynamics, time associated with irreversibility through a Lyapounov function and time associated with "history" through bifurcations. I believe that this diversification of the concept of time permits a better integration of theoretical physics and chemistry with disciplines dealing with other aspects of nature.''<ref>Da ''[http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/chemistry/laureates/1977/prigogine-lecture.pdf Time, structure and fluctuations]'', lettura al premio Nobel, 8 dicembre 1977.</ref>
*Quante idee originali in [[Giordano Bruno|Bruno]], quante intuizioni geniali che superano largamente il livello intellettuale della sua epoca. A me sembra che a questo riguardo ci sia una vera ingiustizia. Bisognerebbe far risaltare maggiormente Giordano Bruno come profeta della scienza umana. Potrei citare numerosi punti dove i problemi posti da Bruno sono problemi di cui discutiamo ancora oggi. Uno di questi problemi è, in tutta evidenza, quello dell'universo infinito.<ref>Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/maggio/30/Prigogine_con_Bruno_dentro_infinito_co_0_030530072.shtml Prigogine: con Bruno dentro l'infinito]'', ''Corriere della Sera'', 30 maggio 2003, p. 37.</ref>
 
==Note==