Ida Magli: differenze tra le versioni

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'''Ida Magli''' (1925 – 2016), antropologa italiana.
 
*Ho passato una vita a difendere le [[Donna|donne]], ma che delusione. Purtroppo debbo constatare che non pensano. Che non sanno fare politica. Che non sono capaci di farsi venire un'idea nuova... (citato in Marisa Fumagalli, [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/giugno/05/femminismo_inutile__co_0_95060511485.shtml ''"È femminismo inutile"''], ''Corriere della sera'', 5 giugno 1995, p. 13)
*Il [[cristianesimo]], costituendosi con tutte le strutture del sacro, fin dal primo momento della morte di Gesù, non ha in nessun modo messo in atto quello che lui aveva proposto. (da ''Gesù di Nazareth'', Rizzoli, 2004)
*L'[[AIDS|Aids]], dunque, che cos'è se non una costruzione sociale? È una malattia che si contrae soltanto per contatto diretto con sangue infetto. Diretto significa: sangue con virus. Sui trecento malati di Aids, ci sono 11 (undici) casi di persone che sono state sottoposte a trasfusione. Tutti gli altri sono omosessuali di sesso maschile (che possono essere bisessuali e soltanto in questo caso e sempre che abbiano rapporti che causino lacerazioni possono contagiare un partner femminile); omosessuali che sono anche tossicodipendenti, sempre di sesso maschile.<ref name=aids>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/02/07/ma-aids-non-la-peste.html Ma l'AIDS non è la peste]'', ''la Repubblica'', 7 febbraio 1987.</ref>
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===Citazioni===
*&Egrave;È facile comprendere, allora, perché il patto è in realtà un contratto, stabilito dal gruppo, dagli uomini, non da [[Dio]]. Essendo affidato a un'azione, la [[circoncisione]], che sono gli uomini a compiere, il patto diventa attivo, concreto, visibile, solo se gli uomini lo vogliono. Dire che è Dio che ha stabilito un patto col suo popolo è chiaramente una finzione. La circoncisione è nelle mani degli uomini e non di Dio. D'altra parte, però, la circoncisione è tanto importante perché stabilisce visibilmente l'appartenenza ad un gruppo, con un "segno indelebile" nella cosa più forte che l'uomo possiede. La manipolazione e mutilazione del [[corpo]] è il documento dei documenti, dal quale non è più possibile recedere ed è la parte più importante del rito di iniziazione. Infine, dato che la circoncisione, per evidenti ragioni anatomiche, può essere eseguita solo sui "maschi", appare chiaro che l'unico ''gruppo'' è quello maschile e che il rapporto e la comunicazione con Dio avviene solo attraverso i maschi. (pagg. 49-50)
*Detto nella sua forma più semplice, gli uomini ritengono che a chi ha un [[potere]], a chi è più forte di loro, essi debbano offrire qualche cosa, non solo donandola, ma sacrificandola, togliendo cioè qualche cosa a se stessi, qualche cosa che sia non soltanto realmente doloroso togliere, ma che in qualche modo rappresenti loro stessi. Il concetto di offerta include l'idea che si dona realmente qualche cosa soltanto se fa parte di se stessi e "sacrificandola", cioè uccidendola. Il sacrificio allora è sicuramente, prima di tutto, una uccisione. A questo riguardo, uno dei problemi più importanti – che andrebbe ancora approfondito, dato che neanche Freud e tutti gli studi psicoanalitici sono riusciti a chiarirlo – è la connessione implicita ma certa, fra uccisione, sacrificalità e rapporto sessuale. &Egrave;È su questa base che si fonda l'offerta delle donne come patto di alleanza fra i vari gruppi umani, perché "offerta delle donne" significa sicuramente, dal punto di vista dei "maschi", che queste vengono offerte – sacrificio delle proprie donne – in rappresentanza di se stessi, in una comunicazione che avviene attraverso il [[sesso]]. (pagg. 133-34)
 
===[[Explicit]]===
Cosa ha fatto dunque Gesù di Nazareth? &Egrave;È uscito da un modello culturale, proponendone un altro, oppure ha tentato di spostare l'asse della sua cultura forzandone la direzione? L'interrogativo rimane senza risposta. L'unica cosa certa è che, contrariamente a quello che tutti gli uomini fanno, Gesù non ha vissuto in modo inconsapevole e ovvio i valori su cui si fondava la sua cultura, ma ne ha preso le radici, profondamente nascoste, e le ha capovolte al sole e all'aria, dichiarando che esse erano ormai inutili.<br/>
Tutti sono stati contro di lui.
Eppure è necessario rilevare tre cose fondamentali che hanno reso immensa l'opera di Gesù di Nazaret. La prima è consistita nell'universalizzare il pensiero della Bibbia in precedenza relegato al popolo israeliano, fino a quel momento proclamato popolo eletto (Antico testamento-Libri profetici- Giona)al di sopra degli altri, questo è da considerarsi un' opera di egalitarismo nell'ambito di tutta l'umanità in precedenza divisa tra "eletti" e non "eletti". La seconda cosa di enorme rilievo è consistita nell' avvicinare Dio all'uomo, prima di Gesù la figura Divina era considerata lontana, distante e giudicante, a volte anche feroce. Dopo di lui Dio è stato restituito alla collettività come parte integrante di se stessa, come anima vagante e vicina a tutti noi, come amore allo stato puro, finalmente una figura scremata dall'assillante compito di giudicare e punire. La figura di Dio è dunque divenuta guida per la conversione, termine centrale e fulcro del cristianesimo, via che ci indica che si può cambiare, si può migliorare ove la luce, finalmente intravista, ci illumini di amore. Anche questo secondo atto di avvicinamento tra Dio e l'umanità è dunque un atto di "democratizzazione universalistica", di appianamento dell'umanità non più costretta ad ampie diversificazioni da un giudizio senza appello ma guidata con amore e forza verso un'eguaglianza dovuta al perdono ed alla comprensione. Terzo ed ultimo punto fondamentale è quello che chiude questo cerchio ideale. Questo punto è tutto racchiuso in una frase di Gesù di Nazaret :" ...è più probabile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago che un ricco vada in paradiso ..."(Il Giovane Ricco
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*La genialità di Bach consiste nell'aver trovato un sistema logico necessitante per sostenere la struttura inutilmente ripetitiva del tempo ciclico, non più "data" quindi, come ovvia e giusta. La ripetizione diventa un susseguirsi continuo di domande-risposte, uno sforzo immane dell'intelligenza dell'uomo per riempire di un contenuto autosufficiente, ossia di un contenuto implicato nel proprio sistema, la forma del tempo assoluto, senza subordinare la ragione alla certezza di un tempo già "dato". Il contrappunto di Bach, non ha bisogno di Dio per esistere. (p. 44)
 
*Con l'Illuminismo l'uomo pone ormai domande che non hanno sicurezza di risposta: la ricerca diventa la condizione stessa dell'essere uomo. &Egrave;È la forma moderna della logica scientifica: il tempo della [[scienza]], quindi, coincide con quella che possiamo chia mare la "struttura interrogativa" della musica; con un tempo musicale che da [[Debussy]] a Sch&ouml;Schö nberg a Berg fino a Bussotti, si allontana sem pre più dal concetto di durata, di inizio e fine, e cerca "continuità" nello "spazio", passando dalla dissolvenza del suono alla dissolvenza della tonalità. Nello stesso anno, infatti, in cui [[Albert Einstein|Einstein]] pubblica la "Memoria sulla relatività" – il 1905– viene eseguito per la prima volta, e accolto con fischi, il poema sinfonico "Pelleas und Melisande" di Sch&ouml;Schö nberg, che segna una tappa fondamentale nella ricerca di una musica "spaziale". (p. 44)
 
*[...] nel cristianesimo le donne, da una parte recuperano la loro identità in quanto il posto femminile viene lasciato libero (e si ha di conseguenza il battesimo anche per esse, ossia la loro iniziazione, cosa che non sussiste in nessuna cultura), ma dall'altra si finisce col non sapere più neanche quale sia la loro valenza, il loro significato. Decade infatti la necessità dell'opposizione, quell'opposizione che si rivela nelle strutture della parentela. (p. 48)
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===[[Explicit]]===
Naturalmente, nessuno può imitare Teresa, la sua "piccola via" non esiste perché non esiste un modo, una strada, una tecnica per amare.<br/>
&Egrave;È quello che Teresa ha cercato disperatamente di dimostrare, consumandosi nell'impossibile passaggio dall'agire all'essere. Proclamandola santa, la Chiesa ha riconfermato, viceversa, che l'amore è uno strumento, che Teresa ha usato in modo "ideale". La strada dell'umanità ricomincia il suo itinerario. La prigione si richiude. Teresa ne diventa il carceriere.
 
==''Contro l'Europa''==