Francesco Totti: differenze tra le versioni

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*Mi sfottono per l'accento, per i modi, per qualche parolaccia. Se lo dice Valentino Rossi, col suo dialetto, tutti ridono; se lo dico io, sono un coatto, un ignorante, un burino. Forse dispiace che un giocatore importante stia a Roma e non altrove. Il potere del calcio non è un'esclusiva del Nord, ma la musica è sempre la stessa: noi romani siamo viziati, pigri, prepotenti. La pensino come vogliono, io sono nato romano e romanista. E così morirò.<ref>Dall'intervista di Stefano Petrucci, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/29/Totti_Guai_chi_tocca_ancora_co_0_0207291833.shtml Totti: «Guai a chi tocca ancora la mia Ilary»]'', ''Corriere della sera'', 29 luglio 2002, p. 32.</ref>
*Nun te preoccupà, mo je faccio er cucchiaio.<ref>Rivolto ai compagni di squadra Di Biagio e Maldini prima di battere il rigore contro l'Olanda agli Europei del 2000; citato in ''[http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/sport/calcio/librototti/librototti/librototti.html "Mo je faccio er cucchiaio" Totti sta scrivendo un nuovo libro]'', ''Repubblica.it'', 29 ottobre 2005.</ref>
*{{NDR|Rispondendo a una giornalista messicana che gli aveva chiesto: «[[Tiziano Ferro]] ha detto che tutte le donne messicane hanno i [[baffi]], tu cosa vuoi dire loro?»}} De fasse 'na ceretta!<ref>Da un'intervista rilasciata alla tv messicana riproposta nella trasmissione televisiva ''Notti Mondiali'', RAI, giugno 2006.</ref>