Abraham Yehoshua: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Abraham Yehoshua==
*Ah, voi Gentili! Non romanzate troppo sull'[[ebraismo]]! Avete preso questo ebreo che andava oltre i confini con l'intelletto, ne avete fatto un simbolo! Ma noi abbiamo pagato un prezzo altissimo a questo. E allora dateci la soddisfazione di vivere dentro questi confini territoriali! (citato da Francesco Battistini, ''Corriere della sera'', 26 novembre 2008, pag. 42)
*{{NDR|Su ''La metamorfosi'', di [[Franz Kafka]]}} Con la maschera della sollecitudine per i propri cari, con la risoluta decisione che il fallimento del padre non può intaccare il processo di riabilitazione della vita familiare, Gregor finisce (consapevolmente o meno) per asservire a sé la famiglia. In effetti, malgrado sia un agente di commercio, Gregor non pare minimamente interessato al mondo esterno, e sono proprio i suoi frequenti viaggi a esprimere il profondo legame libidico che intrattiene con la famiglia. Il suo vero interesse emotivo è rivolto esclusivamente verso la casa.<ref>Dall'articolo ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/luglio/06/Kafka_suo_doppio_co_9_070706092.shtml Kafka e il suo doppio]'', ''Corriere della Sera'', 6 luglio 2007.</ref>
*Da ragazzo si era innamorato tante volte, ma tutti quei suoi amori erano sempre stati segreti e confusi, in fondo si obbligava semplicemente ad innamorarsi per non restare un figlio unico troppo esposto all'opprimente amore della madre. (da ''Cinque stagioni'', Einaudi, Torino, traduzione di Gaio Scaloni, p. 210)
*E Linka ha continuato a ridere attraverso le foreste della Germania e tra i caseggiati rossicci di Monaco di Baviera — dove, verso sera, il treno ci ha rigurgitati perché potessimo sgranchirci le gambe in attesa che finissero di fare il pieno di carbone, e purificassero l'aria viziata dai nostri vapori. Così abbiamo camminato tutti insieme per le vie e le piazze di quella città che non ha eguale, e Linka pareva che non toccasse più terra coi piedi ma volasse [...]. (da ''Il signor Mani'', traduzione di Gaio Sciloni, Einaudi, Torino, 1994. ISBN 8806174248)