Howard Phillips Lovecraft: differenze tra le versioni

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*Arrivato ai miei ultimi giorni, e spinto verso la follia dalle atroci bana­lità dell'esistenza che scavano come gocce d'[[acqua]] distillate dai tortu­ratori sul corpo della vittima, cercai la salvezza nel meraviglioso rifu­gio del sonno. Nei sogni trovai un poco della bellezza che avevo inva­no cercato nella vita e m'immersi in antichi giardini e boschi incanta­ti. Una volta che il vento era particolarmente dolce e profumato sentii il richiamo del sud e salpai languido, senza meta, sotto costellazioni ignote. (da ''Ex Oblivion'', 1921)
*Che gli dei misericordiosi, se esistono, ci proteggano nelle ore in cui né il potere della [[volontà]], né le droghe inventate dagli uomini posso­no tenerci lontani dall'abisso del sonno. La [[morte]] è compassionevole perché da essa non c'è ritorno, ma chi emerge, pallido e carico di ri­cordi, dai recessi della notte, non avrà più pace. Che imbecille sono stato a intraprendere con tanta incoscienza lo studio di misteri che l'[[uomo]] non dovrebbe affatto conoscere! (da ''Hypnos'', 1922)
*E' uno che si gode la [[vita]], come tutti quelli a cui è risparmiata la maledizione dell'[[intelligenza]]. (da ''Lettere dall'altrove: epistolario 1915-1917'')
*Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c'è netta di­stinzione tra il reale e l'irreale, che le cose appaiono come sembrano solo in [[virtù]] dei delicati strumenti fisici e mentali attraverso cui le percepiamo (da ''La tomba'', 1917)
*{{NDR|Epitaffio}} I am Providence.
*:Letteralmente «Io sono la Provvidenza»: evidente gioco di parole tra la città natale, nonché luogo di sepoltura del "solitario", e la Provvidenza.
*In un [[universo]] senza [[scopo]], tutto è uguale e nulla vale la [[pena]] di un serio [[pensiero]]. Non ci resta che cogliere ciò che preferiamo e sorridere, rendendoci conto che dove non esistono autentiche direzioni l'una vale l'altra. Ed è meglio non cadere nell'assurdo eccitandosi o dandosi alla [[violenza]], alle aberrazioni e ai comportamenti antisociali a causa di qualche illusoria sciocchezza. Nulla è importante, ma forse è più confortevole mantenere la calma e non interferire con gli altri. (da ''Lettere dall'altrove: epistolario 1915-1917'')
*La più antica e potente emozione umana è la [[paura]], e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto. (da ''Supernatural Horror in Literature'', 1927)
*La [[verità]] non esiste e la [[vita]] come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di [[illusioni]] da cui ci lasciamo circondare. Sappiamo che esse sono il semplice risultato di accidenti o punti di vista, ma non abbiamo nulla da guadagnare ad abbatterle. E infatti, è straordinariamente insensato voler abbattere con un forcone da stalla un miraggio che non è mai esistito. Penso che all'[[uomo]] assennato convenga scegliere le fantasie che più gli aggradano e crogiolarvisi innocentemente, conscio del fatto che, siccome la [[realtà]] non esiste, non c'è niente da guadagnare e molto da perdere nel buttarle via. Ancora, non esistono fantasie preferibili ad altre, perché la misura del loro valore dipende dal rispettivo grado di adattamento alla [[mente]] che le contiene. (da ''Lettere dall'altrove: epistolario 1915-1917'')
*Lingue ardenti di fiamma invisibile imprimono il marchio dell'[[inferno]] sulla mia anima esausta. (da ''I cari estinti'', 1924)
*Penso che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana di mettere in relazione i suoi molti contenuti. Viviamo su una placida isola d'ignoranza in mezzo a neri mari d'infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo lontano. Le scienze, che fi­nora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non ci hanno arreca­to troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d'insieme ci aprirà, un giorno, visioni così terrificanti della [[realtà]] e del posto che noi occu­piamo in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale nella [[pace]] e nella sicurezza di una nuova età oscura. (da ''Il richiamo di Cthulhu'', 1926)