José Mourinho: differenze tra le versioni

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*La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/>
*Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/>
*Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l’Interl'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un’altraun'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref>
*{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il Bayern Monaco sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/>
*{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d’orod'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/>
*{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref>
*Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/>
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*{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/>
*Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/>
*{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref>
*Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref>
*Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/>
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*Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref>
*{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/>
*Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>CitatoDall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref>
*Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: '"Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale'". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/>
*{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l’importantel'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte" name=Ognuno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref>
*Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref>
*Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref>
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*Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref>
*Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/>
*Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un’opinioneun'opinione, un’opinioneun'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un’oraun'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref>
* {{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref>
* {{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita.
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* L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref>
* {{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/>
* Il mio primo scudetto all’Interall'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell’anticiponell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell’Interdell'Inter e soffro quando l’Interl'Inter viene battuta o fermata, com’ècom'è successo in queste ultime settimane... Fra l’altrol'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l’Interl'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/>
*{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref>
 
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*Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref>
*{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perchè si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref>
*[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l’invidial'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref>
*Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref>
*[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/>