Svacchanda Tantra: differenze tra le versioni

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*In quell'uomo, o Bella, che attraverso la meditazione realizza la natura del sé come [[Bhairava]], in lui, permanentemente concentrato, i [[mantra]] producono gli effetti desiderati.<ref>Citato in [[Kṣemarāja]], ''Śivasūtravimarśinī''; in Vasugupta 1999, p. 62.</ref>
*Disfatta dalla maculazione, la [[coscienza]] trova sostegno in una limitata facoltà d'agire e di conoscere, è colorata dall'AttaccamantoAttaccamento, misurata dal Tempo, sottomessa alla NecesssitàNecessità e inoltre velata dal principio Individuo, fornita del principio Natura e delle tre Disposizioni, riposata sull'Intelletto, offuscata dal Senso dell'Io, congiunta al Senso Interno, ai Mezzi di Conoscenza e di Azione, agli Elementi Sottili e agli Elementi Grossi. (II.39cd-42ab)<ref>Citato in [[Kṣemarāja]], ''Śivasūtravimarśinī''; in Vasugupta 1999, p. 59.</ref>
*Il non-vuoto è descritto come il [[Vuoto]], mentre quest'ultimo non è assolutamente nulla. O Dea, ciò in cui tutti i fenomeni sono distrutti [perdendo la loro natura fenomenica] quello è considerato essere [[nulla]]. (4, 492)<ref>Citato in Dyczkowski 2013, p. 166.</ref>
*{{NDR|Lo [[yogin]] realizzato}} pervadendo l'intero cammino dell'universo, nelle sue forme mobili e immobili, sezienti e insezienti, si viene a trovare in uno stato di perfetta compenetrazione con tutti gli esseri, le specie di esistenza, i princìpi, i sensi. (IV.310-311ab)<ref>Citato in [[Kṣemarāja]], ''Śivasūtravimarśinī''; in Vasugupta 1999, p. 73.</ref>