Porfirio: differenze tra le versioni

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*E infatti non bisogna lordare di sangue gli altari degli dèi e gli uomini non dovrebbero neppure sfiorare tale alimento {{NDR|la carne}}, come del resto non toccano il corpo dei loro simili. (II; 2015, p. 347)
*Come in passato non era lecito agli uomini toccare gli animali, allo stesso modo anche oggi l'atto di ucciderli per trarne nutrimento si deve ritenere un'infrazione a tale legge. [...] Infatti, se non altro, a comportarci così otterremmo il grande risultato di porre tregua alla violenza che ci infliggiamo reciprocamente. È chiaro infatti che chi ha la sensibilità di declinare la violenza assassina contro i viventi di altre specie, avrà anche l'intelligenza di non fare del male a quelli della sua stessa specie. (II; 2015, p. 348)
*Il [[bene]], in tutte le sue espressioni, è docile e piano, procede per gradi e non oltrepassa mai il limite. (II; 2015, p. 353)
*In ogni caso è proprio a causa dei demoni malvagi che la [[stregoneria]] si realizza in ogni sua forma ed essi – in particolare il loro capo – sono venerati da quanti compiono cattive azioni per via d'incantesimi. (II; 2015, p. 355)
*Il [[filosofo]] autentico è un uomo che molto ha indagato, che sa discernere i segni e comprendere le realtà della natura. Egli è intelligente, ordinato, morigerato ed è proteso a salvare se stesso con ogni risorsa di cui dispone. (II; 2015, p. 358)
*[...] gli [[animale|animali]] sembrano possedere una sensibilità ben superiore alla nostra. (III; 1994, pp. 373-374)
*Dopo il [[parto]] ogni animale netta il suo piccolo come se stesso. L'osservazione dimostra che gli animali sono sempre in ordine e si presentano a colui che li nutre con manifestazioni di gioia, sapendo riconoscere il proprio padrone e denunciare l'uomo malevolo. E chi non sa quale rispetto della giustizia verso gli altri si ritrovi fra gli animali che vivono in società, tra le formiche, le api e i loro simili? (III; 1994, p. 376)