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*Colui che comprende l'idea della vuotezza di pensiero ha una via perfetta per attraversare il mondo della molteplicità. Colui che comprende l'idea della vuotezza di pensiero vede il regno di tutti i Buddha; colui che comprende l'idea della vuotezza di pensiero raggiunge lo stadio della buddhità.<ref>Citato in ''La dottrina Zen del Vuoto Mentale'', p. 105.</ref>
*Di fronte a tutti gli oggetti circostanti la mente rimane incontaminata; cioè nessun pensiero viene formato nella mente.<ref>Citato in ''La dottrina Zen del Vuoto Mentale'', p. 104.</ref>
*È un errore pensare che starsene seduto in calma contemplazione sia cosa essenziale per la liberazione. La verità dello [[Buddhismo Zen|Zen]] si dischiude da sé dall'interno e non ha nulla a che fare con la pratica del ''dhyāna''. Infatti si legge nel ''Vajracchedikā'' che coloro che cercano di vedere il Tathāgata riferendosi a lui come uomo in un qualche atteggiamento, quando sta seduto o quando è disteso, non capiscono ciò che fa di lui un Tathāgata, un Tathāgata essendo così designato perché non viene da nessun posto e non va in nessun posto, per questo è un Tathāgata. Non appare da un «donde» e non scompare passando altrove e questo è lo Zen. Quindi nello Zen non vi è nulla da raggiungere, nulla da capire; che cosa è, dunque, quello starsene a gambe incrociate a praticare il ''dhyāna''? Alcuni possono pensare che per rischiarare le tenebre dell'ignoranza sia necessario un uso speciale dell'[[intelletto]]; ma la verità dello Zen è un assoluto, nel quale il dualismo non esiste e che non ammette una qualche condizionalità. Parlare di ignoranza e di illuminazione, di ''bodhi'' e di ''kleça'' (sapienza e passioni), come termini di una antitesi insuscettibili ad essere risolti in una unità, non è mahāyānico. Il Mahāyāna condanna ogni forma di dualismo, perché il dualismo non esprime la verità ultima. Tutto manifesta la natura di Buddha; natura, che dalle passioni non è contaminata e che dall'illuminazione non è purificata. Essa sta al disopra di ogni categoria. Se volete vedere quale è la natura del vostro vero essere, liberate la vostra mente dall'idea della relatività e voi vedrete da voi stessi quanto essa è calma eppure piena di vita.<ref>Citato in Daisetz T. Suzuki, ''Saggi sul Buddhismo Zen'', Vol. 1, Edizioni Mediterranee, 2013, pp. 200-201.</ref>
*Il [[Buddhismo]] è la dottrina della non-dualità.<ref>Citato in Stephan Schuhmacher, ''Iniziazione allo Zen'', Edizioni Mediterranee, 2007, p. 59.</ref>
*Non è il vento che si muove, non è la bandiera che si muove; è la vostra mente a muoversi.