Gustav Klimt: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Gustav-Klimt-1905-Fernrohr.jpg|thumb|upright=1.3|Gustav Klimt, 1905]]
'''Gustav Klimt''' (1862 – 1918), pittore austriaco.
 
==Citazioni di Gustav Klimt==
*Chi vuole sapere di più su di me, cioè sull'artista, l'unico che vale la pena di conoscere, osservi attentamente i miei dipinti per rintracciarvi chi sono e cosa voglio. {{c|Fonte?}}
*Nessun settore della [[vita]] è tanto esiguo e insignificante da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche.<ref>Citato (dalin discorsoLivia inauguraleSemerari, della''La mostragrammatica dell'ornamento: arte contemporaneae austriacaindustria deltra 1908)Otto {{c|Fontee Novecento'', Dedalo, 1993, [https://books.google.it/books?}}id=TxnNEakIZM4C&pg=PA62 p. 62]. ISBN 8822061608</ref>
*Sono bravo a dipingere e disegnare; lo credo io stesso e lo dicono anche gli altri, ma non sono sicuro che sia vero. Di sicuro so soltanto due cose:<br /> 1. Di me non esiste alcun autoritratto. Non m'interessa la mia persona come "oggetto di pittura", m'interessano piuttosto le altre persone, specie se di sesso femminile, ma più ancora le altre forme. Sono convinto che la mia persona non abbia nulla di particolare. Sono un pittore che dipinge tutti i santi giorni dalla mattina alla sera. Figure e paesaggi, ritratti un po' meno.<br />2. Non valgo molto a parlare o a scrivere, tanto meno se devo esprimermi a proposito di me stesso o del mio lavoro. Alla sola idea di dover scrivere una semplice lettera l'angoscia mi attenaglia come il mal di mare. Temo proprio si debba fare a meno di un mio autoritratto artistico o letterario, ma non è una grande perdita. Chi vuole sapere di più su di me, cioè sull'artista, l'unico che vale la pena di conoscere, osservi attentamente i miei dipinti per rintracciarvi chi sono e cosa voglio. (''Chi sono e cosa voglio''<ref name=disegno>Citato in ''Il Disegno del nostro secolo: prima parte, da Klimt a Wols'', Volume 1 di ''Il Disegno Del Nostro Secolo'', a cura di Jean Jacques Lebel, Gabriele Mazzotta e Ewald Rathke, Mazzotta, 1994, p. 61. ISBN 8820210908</ref>)
*Sono bravo a dipingere e disegnare; lo credo io stesso e lo dicono anche gli altri. {{c|Fonte?}}
 
==Citazioni su Gustav Klimt==
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*In Giuditta I, come in genere nelle opere di Klimt, assistiamo a una trasfigurazione. Mentre i volti delle figure mantengono una parvenza naturalistica, seppure in espressioni trasognate, spesso quasi ipnotiche, il contesto in cui sono immerse è del tutto astratto, e con il suo particolare decorativismo costituisce un superamento dell'Art Nouveau.
*L'universo klimtiano si concentra sulla donna come idolo malsano e ossessivo e raccoglie la sfida al moralismo già lanciato da [[Arthur Schnitzler|Schnitzler]] e [[Hugo von Hofmannsthal|Hofmannsthal]], dalla misoginia di [[Otto Weininger|Weininger]] o dal motore erotico di [[Sigmund Freud|Freud]]. Ecco allora corpi scomposti o riassorbiti in un decorativismo fortemente allusivo, ma nell'eterno divenire dell'essere umano anche l'ambiguo potere erotico della ''femme fatale'' cede allo spettro della morte.
 
==Note==
<references />
 
==Altri progetti==
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[[Categoria{{DEFAULTSORT:Pittori austriaci|Klimt, Gustav]]}}
[[Categoria:Pittori austriaci]]