Ira: differenze tra le versioni

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*Avete inteso che fu detto agli antichi: ''Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio''. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. ([[Discorso della Montagna|Gesù, Discorso della Montagna]])
*Chiunque può arrabbiarsi: questo è facile. Ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile. ([[Aristotele]])
*L’ira maschile, e i precursori dell’ira (il disagio, la depressione, il cattivo umore, la cattiveria, l’angoscia, la rabbia, per non parlare del senso di offesa) si trovano ovunque. L’ira è latente sotto la superficie del comportamento composto di ogni uomo, pronta a erompere qualora il bottone appropriato venga schiacciato. Nessun uomo ne è esente, non importa quanto sia evoluta la sua sensibilità, educata la sua mente, quanto siano contenute le sue emozioni. Naturalmente l’ira e i suoi precursori non sono peculiari agli uomini, ma l’ira maschile ha una qualità, un carattere, che è direttamente legato al significato sinistro della castrazione quale terrore specificamente maschile. (Eugene Monick, Il maschio ferito, pp. 9-11)
*Colui che ha l'amore rende a sé estranea l'ira, ma chi coltiva l'odio raccoglie per sé fatiche inopportune. ([[Giovanni Climaco]])
*Contro le cose non conviene adirarsi, giacché esse non se ne curano affatto. ([[Marco Aurelio]])