Daisetsu Teitarō Suzuki: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Daisetsu Teitarō Suzuki==
*Gli animali e le piante non s'impongono coscientemente di vivere, lo fanno e basta e lottano inconsapevoli affinché questa condizione non cessi. Noi esseri umani siamo coscienti di questa lotta e per questo nutriamo fantasie di ogni genere sulla vita e sulla morte. E non sono forse proprio queste fantasie o, più precisamente, queste illusioni, e non la realtà delle cose nella loro essenza, a creare in noi infinite occasioni di preoccupazione, di angoscia, di trepidante attesa? Quando le illusioni vengono rimosse, non sarà la vita stessa a badare al proprio interesse, come meglio crede? E non è proprio questo il modo in cui l'uomo di spada permette al suo istinto, che mira a preservare la vita, di operare in pieno accordo con la natura? Libera da ogni interferenza umana, che consiste in primo luogo in processi intellettivi a livello della coscienza e in riflessioni ingannevoli, la natura ora sa come meglio procedere. (da ''Lo Zen e la cultura giapponese'')
*L'idea originale di [[Huìnéng|Hui-neng]] fu naturalmente di abolire il verbalismo e la letteratura perché la Mente può esser compresa solo dalla mente, in modo diretto e senza intermediari. (da ''La dottrina Zen del Vuoto Mentale'')
 
==''Saggi sul Buddhismo Zen''==
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==Bibliografia==
*Daisetz T. Suzuki, ''La dottrina Zen del Vuoto Mentale'', Ubaldini Editore, 1968.
*Daisetz T. Suzuki, ''Lo Zen e la cultura giapponese'', Adelphi, 2014.
*Daisetz T. Suzuki, ''Saggi sul Buddhismo Zen, Vol. 1, 2 e 3'', Edizioni Mediterranee, 2013.