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Fulco Pratesi
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*Alcuni uccelli si scambiano segni e suoni complicati, ma è impossibile studiarli perché nessuno può stabilire quali sono importanti e quali no, quale informazione viene effettivamente trasmessa. Ve ne sono alcuni che cantano duetti, uno dà una nota e l'altro risponde, ma non sappiamo cosa veramente si dicono. Forse: "Io sono il tuo consorte, faccio parte della tua tribù", ma non si capisce perché un discorso così elaborato per una dichiarazione tanto semplice. ([[Donald Griffin]])
*Alla zampa di ogni uccello che vola è legato il filo dell'infinito. ([[Victor Hugo]])
*Da sempre le uniche due maniere con cui nel nostro felice paese si entra in contatto con gli uccelli sono gabbia e fucile. Ai due milioni di cacciatori che li usano come bersaglio si contrappongono migliaia e migliaia di «ornitofili» il cui unico piacere è quello di tenerli in gabbia. [...] In tutti i paesi d'Europa è tradizione antica quella di offrire, specialmente nella stagione invernale, del cibo agli uccelli liberi. Questa simpatica usanza fa sì che si instauri tra padrone di casa e commensali un rapporto di vera e propria amicizia. Con infiniti vantaggi da ambo le parti: intanto colui che si abitua a vedere gli uccelli da vicino e tranquilli (e non come sempre accade da noi, in fuga terrorizzata), mai più penserà di poterli uccidere. ([[Fulco Pratesi]])
*I teropodi<ref name=teropode>Un gruppo di [[Dinosauro|dinosauri]] comprendenti principalmente forme bipedi e carnivore.</ref> vissero per esistere, non per "diventare" uccelli! Questa ovvia banalità sembra essere stata dimenticata da molti ricercatori, i quali sembrano vedere in ogni teropode che incontrano (sopratutto se maniraptoriano) solamente un "quasi uccello", un "antenato aviano", un "precursore di un carattere tipicamente ornitico" ecc... In realtà, sappiamo che molte delle caratteristiche che eravamo abituati a vedere come peculiarità degli uccelli sono risultate essere peculiarità dei teropodi (per dirla in modo tecnico, sono cadute in obsolescenza), il che significa che non comparvero in funzione diretta dell'evoluzione degli uccelli (o del volo), bensì, come ogni carattere evolutivo apparso sulla Terra, apparvero per le esigenze biologiche di quella specie particolare che le sviluppò, senza un obbiettivo "indirizzato verso un remoto futuro di gloria" legato al volo, al cinguettio o ad altre azioni da uccello attuale... ([[Andrea Cau]])
*Le voci degli uccelli appartengono alla patria che da sempre ha avvolto gli esseri umani, guardandoli negli occhi come una madre. La terra natia è fiorita prima che l'uomo abbia fabbricato casa e focolare, prima che abbia creato e suddiviso le distese dei campi. Perciò il linguaggio degli uccelli lo commuove più profondamente che ogni altro suono a lui familiare, sia esso confortante o perturbante. ([[Ernst Jünger]])