David Grossman: differenze tra le versioni

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==Citazioni di David Grossman==
*Ci sono definizioni diverse per il processo con il quale un individuo si confonde nella massa o accetta di consegnarle parti di sé. E siccome noi siamo uomini di letteratura, ne sceglierò una conforme ai nostri interessi. Ho l'impressione che ci trasformiamo in «massa» nel momento in cui rinunciamo a pensare, a elaborare le cose secondo un nostro lessico, e accettiamo automaticamente e senza critiche espressioni terminologiche e un linguaggio dettatoci da altri. Io mi trasformo in «massa» quando cesso di formulare con le mie parole compromessi e scelte morali che sono disposto a compiere. (da ''Raccontare una storia per salvare gli uomini'', traduzione di Alessandra Shomroni, ''la Repubblica'', 5 settembre 2007, p. 1)
*La [[realtà]] in cui viviamo oggi non è forse crudele come quella creata dai nazisti ma certi suoi meccanismi hanno leggi di fondo molto simili che offuscano l'individualità dell'uomo e lo portano a rifiutare obblighi e responsabilità verso il destino degli altri. E una realtà sempre più dominata dall' aggressività, dall'estraneità, dall'incitamento all'odio e alla paura; dove il fanatismo e il fondamentalismo sembrano farsi più forti ogni giorno mentre altre forze perdono la speranza di un cambiamento. (da ''Raccontare una storia per salvare gli uomini'')
*I [[mass media|mezzi di comunicazione di massa]] pongono il singolo in primo piano, lo consacrano persino, incanalandolo sempre più verso se stesso. Anzi, in fin dei conti, esclusivamente verso se stesso: verso i suoi bisogni, i suoi interessi, le sue aspirazioni, le sue passioni. In mille modi, palesi o nascosti, liberano l'individuo da ciò di cui lui è in ogni caso ansioso di liberarsi: la responsabilità verso gli altri per le conseguenze delle sue azioni. E nel momento in cui lo fanno ottenebrano la sua coscienza politica, sociale e morale, lo trasformano in un materiale docile alle manipolazioni da parte di chi controlla i mezzi di comunicazione e di altri. In altre parole lo trasformano in massa. (da ''Raccontare una storia per salvare gli uomini'')
*Ogni [[scrittore]] è religioso, perché trova un senso a cose che non hanno senso. Ma è necessario vivere la paura della ricerca senza consolazioni. Conosco molti che hanno Dio nella loro vita, ma non sono passivi. Se c'è una cosa che non sopporto, è la passività della [[fede]]. (citato da Francesco Battistini, ''Corriere della sera'', 28 novembre 2008, pag. 57)