Lucio Anneo Seneca: differenze tra le versioni

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==''Lettere a Lucilio''==
===[[Incipit]]===
Comportati così, Lucilio mio: rivendica i tuoi diritti su te stesso, e il [[tempo]] che finora ti veniva portato via o ti veniva rubato o ti sfuggiva di mano, trattienilo e custodiscilo. Convinciti che le cose stanno proprio così come ti scrivo: certi [[attimo|momenti]] ci vengono strappati via, altri ci vengono sottratti furtivamente e altri ci sfuggono senza che ce ne accorgiamo. Tuttavia, la perdita più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza. E se vorrai fare attenzione, comprenderai che gran parte della vita se ne vola via nel fare il male, la maggior parte nel non fare nulla, tutta la vita nel disperdersi in altre cose estranee al vero senso della vita.
 
{{NDR|Lucio Anneo Seneca, ''Lettere a Lucilio'', traduzione di Monica Natali, in ''Tutte le opere'', a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano, 2000. ISBN 88-452-9073-5}}
 
===Citazioni===
*Renditi, dunque, piacevole la vita, abbandonandoAbbandona ogni [[preoccupazione]] per essala tua esistenza e te la renderai piacevole. (4, 6; 20002010)
*Chi si adatta bene alla [[povertà]] è ricco. (4, 11; 2000)
*Agli [[animale|animali]] è concesso soltanto il presente, che è brevissimo [e] fugace: del passato hanno un vago ricordo, che può essere richiamato alla loro memoria solo dall'impatto con le cose presenti. (124, 17; 2000)
*[...] anche gli animali ancora in tenera età e appena usciti dall'utero materno o dall'uovo sanno subito che cosa può essere pericoloso ed evitano ciò che può essere causa di morte: quelli che sono preda degli uccelli [[rapace|rapaci]] ne temono anche l'ombra, quando questi passano in volo. Nessun animale viene alla luce senza la paura della morte. (121, 18; 2000)
*C[...] c una grande differenza trafra il non volere e il non sapersapere peccarefare il male. (90, 46; 2000)
*[...] certe [[abitudine|abitudini]] si possono più facilmente troncare che moderare. (108, 16; 2000)
*Chi è nobile? Colui che dalla natura è stato ben disposto alla virtù.
:''Quis est generosus? Ad virtutem bene a natura compositus.''
*Chi si adatta bene alla [[povertà]] è ricco. (4, 11; 2000)
*Tuttavia, questa è in sostanza la mia [[Regole dai libri|regola]]: comportati con chi ti è inferiore come vorresti che si comportasse con te chi ti è superiore. (47, 11; 2000) {{NDR|[[etica della reciprocità]]}}
*Chi è temuto teme: non può starsene tranquillo chi è oggetto della [[paura]] altrui. (105, 4)