Vittorio Feltri: differenze tra le versioni

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{{Intestazione|''[http://www.ilgiornale.it/news/cultura/scrittori-migliori-sono-sempre-stati-gattolici-praticanti-1205782.html Gli scrittori migliori sono sempre stati "gattolici" praticanti]'', ''il Giornale.it'', 18 dicembre 2015}}
*{{NDR|Se guardi un [[dromedario]], un cammello o uno scarafaggio non ti passa per l'anticamera del cervello che siano stati disegnati dall'Altissimo: poverini, sono brutti o addirittura schifosi e non ti rassegni all'idea che il padreterno li abbia concepiti, manifestando un cattivo gusto sorprendente. Non ce l'abbiamo con questo tipo di fauna, ma la nostra onestà ci impone di affermare che la sua estetica non è divina. I [[gatto|gatti]]}} sono tutt'altra faccenda. Armoniosi, agili, flessuosi, seduttivi, garbati ed eleganti sono la dimostrazione che la natura, fra tante porcherie cui ha dato cittadinanza, ha saputo anche lavorare di cesello.
*I gattolici praticanti, quale io stesso sono, detestano il rumore come i loro mici, con cui si intendono senza fiatare: basta un cenno del capo, un gesto non brusco, un ammiccamento. Fra gattolici e gatti funziona a meraviglia la [[telepatia]], la forma più laconica di comunicazione. Se il micio miagola è perché teme di essere trascurato o ha una rivendicazione urgente, una necessità impellente o implora un aiuto.
*Le [[gattara|gattare]] sono di norma donne anziane, delicate e profondamente bisognose di dare affetto, non di riceverne. Persone buone, ma non amiche degli umani, che, pur non detestandoli appieno, non ispirano loro fiducia. Sanno che il gatto se chiede soccorso lo fa con discrezione e dignità, qualità apprezzate soltanto da chi le ha. Ecco perché simpatizzo con le vecchiette (mie coetanee) che la sera [...] si recano in luoghi appartati dove risiedono colonie di felini, nutrendole e curandole con amore non completamente corrisposto. Sono signore perbene, che danno senza chiedere.