Henry Stephens Salt: differenze tra le versioni

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'''Henry Stephens Salt''' (1851 – 1939), attivista e saggista britannicoinglese.
 
==Citazioni di Henry Stephens Salt==
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*Ho quindi mostrato cosa intendo per «prin​cìpi umanitari della dieta», a prescindere dai quali, mi sembra, è senza scopo discutere sulla questione dei «diritti» degli animali. (pp. 27-28)
*Non è mia intenzione lanciare un appello esagerato o fantasioso al vegetarianismo. Esso non è, come ha asserito qualcuno, una «panacea» per i mali umani; è qualcosa di molto più razionale – una parte essenziale del moderno movimento umanitario, il quale non può compiere un vero progresso senza di esso. Il vegetarianismo è la dieta del futuro, come il cibo a base di carne è la dieta del passato. (p. 28)
*Viene spesso detto, come giustificazione del massacro degli animali, che per loro è meglio vivere ed essere macellati che non vivere per niente. [...] In effetti, una volta ammesso che è un ''vantaggio'' per un animale essere messo al mondo, non c'è praticamente nessun trattamento che non possa essere giustificato dai presunti termini di un tale contratto. Il discorso si può applicare anche all'umanità. È stata, infatti, la giustificazione degli allevatori di schiavi; ed è logicamente una scusa altrettanto valida sia per lo schiavismo che per la pratica di mangiare carne. Garantirebbe ai genitori il diritto di applicare qualsiasi tipo di trattamento ai loro figli, i quali sono legati a loro, per il dono della vita che hanno ricevuto, da un debito di gratitudine che nessun servigio successivo potrà estinguere. E come negare lo stesso merito ai cannibali, se allevano le loro vittime umane per la tavola, come si dice che facessero alcune antiche popolazioni del Perù? (pp. 29-3031)
*Vale anche la pena di notare che la vita degli animali destinati al macello è di qualità di gran lunga inferiore rispetto a come potrebbe essere se gli stessi animali vivessero allo stato completamente brado o fossero addomesticati per qualche scopo ragionevole grazie all'amichevole associazione con l'uomo; il fatto stesso che un animale verrà mangiato sembra escluderlo dalla categoria degli esseri intelligenti e fa in modo che venga considerato puro e semplice «cibo» animato. (p. 35)