Terry Pratchett: differenze tra le versioni

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====Citazioni====
*La realtà non è digitale, è analogica. Non è una cosa che c'è o non c'è, ma è qualcosa di ''graduale''. In altri termini, la realtà è una qualità delle cose, come il peso. [...]<br />Mondo Disco è il più irreale possibile, e tuttavia abbastanza reale da esistere. <br />E abbastanza da trovarsi in un mare di guai. (p. 7)
*C'è un detto secondo cui tutte le strade portano ad Ankh-Morpork, la più grande città del Mondo Disco. Perlomeno, ''si dice'' che ci sia un detto per cui tutte le strade portano ad Ankh-MorpockMorpork. È falso. Tutte le strade portano ''fuori'' da Ankh-Morpork, ma a volte la gente le percorre nel senso sbagliato. (p. 11)
*Ogni tanto, un governo cittadino costruisce delle mura attorno ad Ankh-Morpork, con la pretesa di tenere lontani i nemici. Ma Ankh-Morpork non teme i nemici. In effetti li accoglie a braccia aperte, purché abbiano soldi da spendere. <br />(In effetti la celebre pubblicazione ''Benvenuti ad Ankh-MorpockMorpork, Città dalle Mille Sorprese'', a cura della Gilda dei Mercanti, ora ha un'intera sezione intitolata 'Sei Tu un Barbaro Invasore?', che contiene informazioni sulla vita notturna, sulle pittoresche contrattazioni del bazaar, e nel paragrafo 'O dov'è che si va stasera?' un elenco di ristoranti che offrono un buon latte di cavalla e budino di yak. Più di un vandalo dall'elmo puntuto è tornato nella sua gelida tenda chiedendosi come mai gli sembrava di essere parecchio più povero e di possedere, chissà perché, un tappeto tessuto male, un litro di vino imbevibile e un asinello viola di peluche in un cappello di paglia.) (p. 12)
*«Il tipo giusto» avevano detto tutti. «Un colpo di spugna. Una scopa nuova. Un mago di campagna. Un ritorno alle radici della stregoneria. Un vecchio allegro con la pipa e gli occhi che brillano. Il tipo che riconosce le erbe, che vaga-per-la-foresta-e-tutti-gli-animali-sono-suoi-fratelli, roba così. Dorme sotto le stelle come se niente fosse. E non mi stupirei se capisse cosa dice il vento. E ci puoi scommettere che sa i nomi di tutti gli alberi. E che parla anche con gli uccelli.» <br />Era stato inviato un messaggero. Ridcully il Bruno aveva sospirato, sacramentato un po', trovato il suo bastone magico nell'orto, dove reggeva uno spaventapasseri, ed era partito. <br />«E se ci fossero problemi» avevano aggiunto i maghi nella privacy della loro mente, «non dovrebbe essere difficile liberarsi di uno che parla con gli alberi».<br />Quando era arrivato, avevano scoperto che in effetti Ridcully il Bruno ''parlava'' con gli uccelli. Più esattamente gli urlava contro cose del tipo: «Vi venisse un colpo, maledetti bastardi!» (p. 17)
*Comunque, il Tesoriere aveva altri problemi. <br />Gli alchimisti per dirne una. Non ti potevi fidare di loro. Troppo seriosi. <br />''Boom.''<br />Quella fu l'ultima. Passarono giorni interi senza alcuna esplosione. La città si rilassò, cosa molto stupida. <br />Ciò che il Tesoriere non aveva considerato era che la fine delle esplosioni non voleva dire che avessero smesso, qualunque cosa stessero facendo. Voleva solo dire che la stavano facendo ''bene''. (p. 19)