Ascanio Celestini: differenze tra le versioni

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*Che a parlare troppo della morte degli altri si muore con loro. (p. 211)
*All'[[ospedale]] tutti diventano poveri. Perché sono padroni solo della malattia che si portano addosso. (p. 213)
*Per sopravvivere si era smussato. Gli [[zingari]] invece erano un groviglio di spigoli. Non era l'imperfezione nel corpo o nel cervello, un'incisione sul pisello, il cognome di una città, la barba o il modo di parlare che li distingueva. Nemmeno la religione, la musica o il cibo. Nessuno di loro era mai diventato ricco, non avevano fatto guerre contro nessuno, non pensavano alla [[bomba atomica]] e alla armi chimiche o batteriologiche, non reclamavano una terra, non avevano creato né galere né manicomi. Qualcuno sapeva rubare sul tram, lavorare gli piaceva poco come a tutti, ma loro lo nascondevano meno e non consideravano un dramma puzzare di sudore o restare per una settimana senza cambiarsi mutantemutande e calzini. In un'Europa che aspirava a una perfezione fatta di purezza sintetica e occhi azzurri, gli zingari apparivano come una zecca sul cane di Barbie, la muffa nel cheeseburger, i tarli da Ikea. (pp. 217-218)
*Tutti siamo liberi di cambiare se siamo disposti a peggiorare la nostra condizione. (p. 220)
*Per sopravvivere bisognava accettare di vivere in scala, diventare la metà, un quinto, un cinquantesimo. (p. 220)