Igor Mitoraj: differenze tra le versioni

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in realtà credo che parti dell'intervista tradotta siano stati riportati sul "Cricco di Teodoro", noto manuale d'arte delle superiori, da cui le citazioni sono state effettivamente prese
Inserisco citazione.
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*Ho la [[nostalgia]] di qualcosa di molto bello, di molto semplice, una sorta di [[paradiso]] perduto; ho bisogno di una certa [[bellezza]], questa mi fa vivere.<ref name=intervista/>
*La mia [[arte]] è, evidentemente, l'espressione artistica di un certo malessere, di un'emozione, di una protezione, che lascia la porta aperta all'immaginario; non è che un trampolino per l'al di là.<ref name=intervista/>
*Mitoraj s'è sempre mosso per consegnare al nostro tempo le truppe di resistenza e d'assalto di ciò che il nostro tempo soprattutto desidera pur mostrando di non saperlo poi raggiungere: cioè, il valore morale, etico, religioso, se non addirittura teologico, della bellezza. È stato proprio continuando a battere su questo bisogno, e a battere con la paziente e pervicace costanza con cui gli antichi fabbri percuotevano il ferro, che Mitoraj ha, per dir così, scoperto più da vicino di che dolore, di che "lagrime e sangue" tale bellezza non può non "grondare". ([[Giovanni Testori]])
 
==Note==