Luce d'Eramo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
corsivo per titoli
Riga 3:
==[[Incipit]] di alcune opere==
 
===''Deviazione''===
È stato straordinariamente semplice fuggire.<br>
Nel campo di Dachau appartenevo alla squadra adibita a nettare le condutture di scarico della città di Monaco. Caricati su camionette in plotoni di venti persone con bastoni e spazzoloni, partivamo ogni mattina alla volta della città.<br>
Pulire le fogne è un lavoro più variato di quanto non appaia a prima vista: ci sono diverse gradazioni. <br>
 
===''Partiranno''===
Villa Borghese odorava di muschio umido in quel primo mattino di fine inverno. Carlo Ramati frenò davanti all'ingresso principale del Giardino zoologico e spense il motore. Aveva la bocca secca come ogni volta che gli veniva affidata un'operazione a rischio. "Priorità assoluta. Segretissimo. Comunicare soltanto per filo ''vivo''". Il direttore del servizio era stato tassativo. Non per niente gli aveva dato appuntamento fuori, alle 7 del mattino, al laghetto dei Cigni. "Badi, l'inchiesta è riservatissima", gli aveva ancora ripetuto in pochi minuti.<br>
"Per conto di chi?" aveva chiesto Ramati.<br>
"Oltre oceano" aveva sorriso Defarri.<br>
 
===''Si prega di non disturbare''===
La scossa lo fece sussultare. Aprì gli occhi. Gente gli si pigiava davanti, un uomo di schiena stava alzando le braccia.<br>Mise a fuoco il pensiero assieme allo sguardo: era seduto nello scompartimento d'un treno, quelle persone in piedi erano i suoi compagni di viaggio, quell'uomo che adesso tirava giù la valigia era salito con lui, a Francoforte. Subito connetté e all'istantanea vista mentale del corpo senza vita di Gustav ebbe un piccolo brivido. Come aveva potuto addormentarsi, quando?, s'era svegliato solo all'arrivo.
 
===''Ultima luna''===
Silvana Lanzi s'accorse d'aver mangiato quasi metà delle sue tagliatelle al ragù, mentre l'uomo che le sedeva di fronte continuava a girare la forchetta nel piatto. S'asciugò la bocca, bevve un sorso di vino e disse col bicchiere in mano: «A quest'ora di sera ho sempre fame».<br>Bruno Gordini le tese uno sguardo socchiuso: «Prego?». <br>Silvana si sentì sciocca nel ripetere: «A quest'ora di sera ho sempre fame».
 
===''Un'estate difficile''===
Il marito gesticolava, saltò per primo sul treno, si precipitò nello scompartimento con una gioia chiassosa sul volto pallido e contratto.<br>«Hai viaggiato bene? Hai riposato almeno? Sono uscito due ore prima dall'ufficio per venire ad accoglierti. Sei stanca, vero?»<br>La abbracciò (anche i suoi baci muti le rintronarono nel cervello). Chiamò i facchini, rovesciava i bagagli fuori dal finestrino con rapidità incalzante, li contava ad alta voce.<br>«I bambini?» chiese Cristina.<br>«In montagna, benissimo. Giusto, i miei genitori ti salutano, ben tornata.»